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相似文献
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1.
Summary Current measurements in one of the tidal inlets to the Venice lagoon have provided data about vertical current profile and turbulence. An attempt is done to fit an adimensional profile to the data and the possibility of sediment transport is discussed. The analysis of current spectra furnishes evidence of the existence of 2- and 3-dimensional turbulence.
Riassunto Una serie di misure di corrente eseguita in una bocca di porto della laguna di Venezia ha fornito dati sulla distribuzione verticale della corrente e della turbolenza. Si è tentata un'approssimazione dei risultati con profili adimensionali. Si discute la possibilità di trasporto dei sedimenti. L'analisi spettrale dei dati di corrente ha rivelato l'esistenza di turbolenza bidimensionale e tridimensionale.
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2.
Summary The crystallographic dependence of optical-second-harmonic generation (SHG) in Si and Ge single crystals is obtained with 10 ps pulses at 527 nm and at incident fluences above the threshold for laser melting of the crystal lattice. We find that the experimentally observed dependence of SHG on crystal orientation remains unchanged up to the damage limit. Observed selection rules are analysed in terms of various possible contributions.
Riassunto Generazione della seconda armonica ottica è ottenuta nei monocristalli di Si e Ge con impulsi laser di 10 ps, a 527 nm, e con densità di energia inpingente superiore all soglia per la fuzione del reticolo cristallino. Si osserva che la seconda armonica mantiene la propria dipendenza dall' orientazione cristallografica, indipendente dal valore della densità di energia che è incidente sulla superficie cristallina, fino alla soglia del danno. Il mutamento d'intensità di generazione a secondo orientazione cristallografica e piano di polarizzazione è stato analizzato in funzione di vari contributi probabili.
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3.
Summary In the paper the resonant interaction of the opposite beams in a He−Ne ring laser at 632.8 nm is discussed on the basis of experimental results. These results show that the stable laser generation is attained when no simultaneous interaction of the opposite beams exists in the laser system. In the experiment, the mode-locking generation was obtained by applying a combining mirror, reflecting some part of the output beam into the laser cavity.
Riassunto Nel lavoro si discute sulla base dei risultati sperimentali l’interazione risonante degli sciami opposti in un laser ad anello He−Ne a 632.8 nm. Questi risultati mostrano che la generazione laser stabile è raggiunta quando nessuna interazione simultanea di raggi opposti esiste nel sistema laser. Nell’esperimento, la generazione di modi vincolati in fase è stata ottenuta applicando uno specchio combinante, che riflette qualche parte del raggio di output nella cavità laser.
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4.
Summery The dilatancy-fluid diffusion (DFD) theory of the seismic mechanism, derived from studies of rock mechanics, describes the geophysical conditions for faulting in terms of two fundamental parameters: deviatoric stress and pore pressure. The latter allowed the time variable to be included, through a diffusive equation, in the theory of the seismic mechanism. The stress field in proximity of a slipped fault surface is here considered in some detail and its influence on dilatancy and fluid pressure is exploited in order to test the capability of the DFD theory of explaining the evolution in time and space of aftershock phenomena.
Riassunto La teoria della dilatanza-diffusione fluida (DFD) del meccanismo sismico, ottenuta da studi di meccanica delle rocce, descrive le condizioni geofisiche per la creazione di una faglia attiva in termini di due parametri fondamentali: lo sforzo deviatorico e la pressione nei pori dovuta al fluido. Quest'ultima ha permesso di inserire, attraverso l'equazione di diffusione, il tempo come variabile nella teoria del meccanismo sismico. Si considera qui in dettaglio il campo di sforzo in prossimità della faglia dopo che si è verificato lo scivolamento, e la sua influenza sulla dilatanza e sulla pressione del fluido è analizzata per verificare la capacità della teoria DFD di spiegare l'evoluzione spazio-temporale degli aftershock.
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5.
Summary We have measured the XANES (X-ray absorption near edge structure) spectra on the manganese and metal MeK-edges of the intermetallic perowskites Mn3MeX (X=N, Me=Mn, Cu, Zn, Ga, Sn; X=C, Me=Ga, Sn) to investigate the distribution on the partial density of the empty states. The information on the local electronic structure at the two differents sites, obtained from the spectra in the first 10 eV above the onset, is discussed in terms of one-electron band model. The relative shape changes in the spectra between the different compounds are explained by the different magnitude of hybridization between the electronic states of different atoms and/or the filling of the empty band by the electrons supplied by the substituted metal. Moreover, information about the local geometrical structure has been obtained from the (10÷50) eV range of the spectra.
Riassunto La distribuzione della densità parziale degli stati vuoti nelle perovskiti intermetalliche Mn3MeX (X=N, Me=Mn, Cu, Zn, Ga, Sn; X=C, Me=Ga, Sn) è stata studiata mediante spettroscopia XANES (X-ray absorption near edge structure) alle soglieK del Mn e del metallo Me. Le informazioni sulla struttura elettronica locale di entrambi i siti, ottenute dall’analisi dei primi 10 eV degli spettri XANES, sono discussed in termini di un modello proposto. Il cambiamento relativo della forma negli spetttri dei diversi composti è posto in relazione alla differente ibridizzazione tra stati di atomi diversi e/o dal riempimento degli stati della banda vuota con elettroni forniti dal metallo sostituente. Sono state anche ottenute informazioni sulla struttura geometrica locale analizzando gli spettri nell’intervallo da 10 a 50 eV.
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6.
Summary The formulation of the magnetic field of rotating bodies, obtained within the framework of stochastic electrodynamics, and Hoyle's mechanism for the transfer of angular momentum are used in the proposed model of the origin of the solar system. The ensemble of numerical results obtained is in good agreement with observations.
Riassunto La formulatione del campo magnetico dei corpi rotanti, ottenuta nell'ambito dell'elettrodinamica stocastica, e il meccanismo di Hoyle per il trasferimento del momento angolare si usano nel modello proposto dell'origine del sistema solare. L'insieme dei risultati numerici ottenuti è in buon accordo con le osservazioni.
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7.
Summary Sea wave measurements have been carried out in the Sicilian Channel using a navigational radar for the lower-frequency component and a teflon-coated wire (Goubau line) for the high-frequency component. The results are discussed and the continuity of the complete spectrum is clearly proved.
Riassunto Mediante nuove tecniche elettromagnetiche è stata misurata l'ondosità del mare nel Canale di Sicilia. è stato ottenuto lo spettro completo del mare, dalla banda di gravità a quella capillare, grazie all'impiego congiunto di un radar di navigazione che fornisce la componente a bassa frequenza, e di un nuovo ondametro a microonde a filo che misura in modo assoluto la componente a bassa frequenza. Si discutono i risultati ottenuti e si dimostra la validità dei sistemi impiegati.
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8.
Summary A new scheme of vertical distribution of sensible heat flux has been introduced in a bidimensional numerical sea breeze model which uses a prescribed flux at the ground. The scheme has been suggested by inspection of thermal and dynamical fields observed during a case study along the coast of northern Adriatic Sea. Agreement with data is shown to be considerably increased.
Riassunto Un nuovo schema per la distribuzione verticale del flusso di calore sensibile è stato introdotto in un modello bidimensionale di brezza di mare in cui l’input termico è dato dal valore al suolo del flusso stesso. Lo schema è stato suggerito dall’analisi dei campi termici e dinamici osservati durante un ?case study? nel comprensorio Alto Adriatico, ed ha contribuito a migliorare sensibilmente i risultati della simulazione.
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9.
    
Summary We present here an analysis of the nature of the problematical π/p ratio on the basis of the modified (or revised) closed galaxy model (MCGM) and the two forms of scaling violation effect one of which is called the model with moderate violation of Feynman scaling and the other called model with stronger violation of Feynman scaling at very high energies. Using both the JACEE and the non-JACEE forms of primary nucleon spectra, the theoretical values obtained with these two types of scaling violation forms and the modified closed galaxy model are always greater than experimental measurements, especially at low energies. Attempts to account for these discrepancies have also been made.
Riassunto Si presenta qui un'analisi della natura del rapporto problematico π/p sulla base del modello della galassia chiusa modificato (o rivisto) (MCGM) e sulle due forme dell'effetto di violazione di scala di cui uno è chiamato il modello con violazione moderata della scala di Feynman e l'altro con violazione più forte della scala di Feynman ad energie molto alte. Usando sia le forme di JACEE e non degli spettri dei nucleoni primari, i valori teorici ottenuti con questi due tipi di forme di violazione di scala e il modello della galassia chiusa modificato sono sempre maggiori delle misure sperimentali, specialmente ad energie basse. Si sono anche effettuati tentativi per spiegare queste discordanze.
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10.
Summary The phase formation in planar binary systems is discussed in terms of the diffusion-kinetic approach. Application to Pt and Ni silicide thin and thick films confirms this approach and permits to interpret experimental data in terms of the physical mechanisms involved. A temperature-dependent critical thicknessW c for the transition of a compound to its subsequent one is discussed and expressed in terms of the activation energies for the growth and reaction rate.
Riassunto La formazione delle fasi in sistemi binari è analizzata in termini di un modello cinetico-diffusivo. L’analisi della cinetica di formazione dei siliciuri di Pt e Ni a film sottile e a film spesso secondo i meccanismi di diffusione permette d’interpretare i dati sperimentali. Si discute inoltre sullo spessore critico o di esistenza di un determinato composto e sulla transizione da un composto al successivo in funzione della temperatura che è sempre tale da interessare esclusivamente processi allo stato solido.
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11.
Summary We describe in detail techniques and qualitative results of experiments conduced in our laboratory at Catania (Italy) on the production of stable residing dark (polymerlike) material obtained by bombarding methane frosts with fast (100÷1500) keV proton beams. We give, in particular, results on the cross-section of the process and show that this occurs along the intere ion path so that thick residues are obtained. The thickness of the residues has been measured by bothin situ and remote analysis that also give information on the surface roughness and on the chemical composition. The purpose of the experiments is to get some insight into the possibility that the interaction between energetic ions and hydrocarbon frosts is responsible of the build-up of dark carbonaceous materials widely thought to be present in many astrophysical scenarii. Some astrophysical applications are, in fact, discussed in a correlated paper.
Riassunto Si descrivono in dettaglio tecniche e risultati quantitativi di esperimenti condotti nel nostro laboratorio di Catania e riguardanti la produzione di materiali scuri (di tipo polimerico) resistenti a temperatura ambiente ed ottenuti dal bombardamento di metano congelato tramite fasci di protoni veloci ((100÷1500) keV). In particolare, si presentano risultati sulla sezione d'urto del processo e si mostra che questo avviene lungo l'interocammino dello ione cosicchè si ottengono residui spessi. Lo spessore di essi è stato misurato siain situ che in un'analisi remota e ciò consente di ottenere informazioni sulla topografia superficiale e sulla composizione chimica. Lo scopo degli esperimenti è di far luce sulla possibilità che l'interazione tra ioni energetici e idrocarburi congelati sia responsabile della formazione di materiale scuro carbonioso che si ritiene ampiamente presente in molti contesti astrofisici. Alcune applicazioni astrofisiche sono infatti discusse in un lavoro connesso al presente.
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12.
Summary The daily average air temperatures collected during 1984 in Udine and Lignano are studied using stochastic processes. In order to obtain the seasonal component, a computational method has been developed involving the Fourier expansion, while the study of the stationary residual series is carried out by means of ARMA recursive filters. It was found that an autoregressive model of the third order represents the residual data fairly well. This method may also be applied to other meteorological parameters with significant frequencies and with a time behaviour which can be made stationary at least in the wide sense. This work was carried out in the scope of the MICMET program which is aimed at obtaining a detailed analysis of micrometeorological phenomena in the region of Friuli-Venezia Giulia.
Riassunto La temperatura media giornaliera misurata a Udine e Lignano Sabbiadoro durante il 1984 è analizzata usando la tecnica dei processi stocastici. La stima della componente stagionale è rappresentata dall'armonica fondamentale dello sviluppo in serie di Fourier che, in media, ricopre oltre il 90% della varianza totale. Le serie residue, ottenute sottraendo la componente stagionale, sono studiate con le tecniche dei filtri ricorsivi lineari di tipo ARMA. Un modello stocastico autoregressivo del terzo ordine, AR(3), è risultato il piú adatto a rappresentare le serie residue stazionarie. Si danno ampi dettagli del metodo in quanto può essere generalmente impiegato per lo studio di altre grandezze meteorologiche che presentano frequenze significative e un andamento temporale che può essere reso stazionario almeno in senso lato. Questo lavoro è stato eseguito nell'ambito del progetto MICMET che è finalizzato a ottenere una dettagliata analisi dei fenomeni micrometeorologici nella Regione Friuli-Venezia Giulia.
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13.
Summary The hourly solar-radiation values, global and diffuse, recorded during nine years in the town of Genua and at Monte Capellino and during seven years in the town of Macerata, in Italy, have been used to find simple expressions which give the hourly and daily solar irradiations in average sky conditions. It is then shown how the long-term average hourly, direct and diffuse, irradiation can be deduced with good accuracy by using, solely, the knowledge of the long-term average daily, direct and diffuse, irradiations, respectively. The long-term averages have been calculated, with an original method, on a time basis of six days instead of the monthly time basis, as is usual in the literature. Finally, the correlation between long-term averages of diffuse and global solar radiation is analysed and discussed.
Riassunto L'analisi dei valori orari della radiazione solare, globale e diffusa, registrati per nove anni nella città di Genova e sul Monte Capellino e per sette anni nella città di Macerata, in Italia, ha permesso di trovare semplici espressioni che danno i valori degl'irraggiamenti solari, orari e giornalieri, in condizioni di cielo medie. è quindi mostrato come il valore orario della radiazione diretta e diffusa, mediato su tempi lunghi, possa essere dedotto, con buona approssimazione, dalla sola conoscenza del valore giornaliero della radiazione, rispettivamente diretta e diffusa, mediato su tempi lunghi. Le medie su tempi lunghi sono state calcolate applicando una metodologia originale, sulla base di periodi di sei giorni invece che su quelle, abituale nella letteratura, di periodi di un mese. Infine è stata analizzata e discussa la correlazione fra i valori giornalieri di radiazione diffusa, mediati su tempi lunghi, e i valori orari di radiazione globale, pure mediati su tempi lunghi.

Work supported by CNR-Progetto Finalizzato Energetica, S.P. RERE, Tema N, under contract 80.00936.92.  相似文献   

14.
Summary The possibility that radar sea return observed using aKu band fan beam Doppler airborne scatterometer flown over crude oil artificial spills might have been back-scattered via the second-order Bragg interaction is surmised. An attempt is made to justify the absence of the first-order Bragg term.
Riassunto Prendendo in considerazione l'effetto dei primi ordini di Bragg e sopprimendo il ter mine di ordine 1, si mostra come l'inesplicato andamento dell'eco del mare in presenza di film di spandimento, rilevato con radar doppler in bandaKu montato su aereo, coincida con misure effettuate altrove in presenza di analogo film. Si propone una teoria secondo cui l'assenza del primo ordine è dovuta ad una carenza dell'onda capillare pertinente.
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15.
Summary Based on the knowledge of the nature of primary cosmic rays inferred from the observations of gamma-ray family events with the largescale emulsion chamber experiments at Mt. Fuji and at Mt. Kanbala, the three-dimensional Monte Carlo simulation on the high-energy multiple-muon events has been carried out. By comparing the simulation results with the presently available observed ones, it is concluded that the hypothesis for the composition of primary cosmic rays being heavy-nuclei dominant, given from the analysis of gamma-ray family events, is quite consistent with the observed results on the lateral spread of multiple-muon events.
Riassunto Si effettua la simulazione di Monte Carlo tridimensionale sugli eventi di muoni multipli ad alta energia, basandosi sulla conoscenza della natura dei raggi cosmici primari inferita dalle osservazioni degli eventi della famiglia di raggi gamma con gli esperimenti su larga scala della camera ad emulsione sul Monte Fuji e sul Monte Kanbala. Confrontando i risultati della simulazione con quelli osservati attualmente disponibili, si conclude che l'ipotesi della composizione dei raggi cosmici primari in cui predominano i nuclei pesanti, data dall'analisi degli eventi della famiglia di raggi gamma, risulta del tutto coerente con i risultati osservati sulla diffusione laterale degli eventi a muoni multipli.
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16.
Summary The results of a hydraulic simulation of denser-than-air plumes in a neutral atmosphere are presented and discussed. The behaviour of these amission is of particular practical interest in connection with problems of geothermal drilling. The experimental data, concerning the height and the horizontal distance from the source of the maximum plume rise, as well as the distance where the plume touches ground, were compared with simple analytical formulae available in the literature. It was found that plume rise is described with sufficient accuracy by Meroney's model; for touchdown distance an empirical formula, obtained fitting the data from the present experiment, is proposed. It was seen, moreover, that in the examined range of variability of the emission parameters the best value to be adopted for the entrainment coefficient is β=0.4.
Riassunto Si presentano e discutono i risultati di uno studio in vasca idraulica del comportamento in atmosfera neutra di getti piú densi dell'aria, di particolare interesse in relazione a problemi di perforazione di pozzi geotermici. I dati sperimentali, riguardanti il massimo sovrainnalzamento dei pennacchi, la distanza orizzontale dalla ciminiera a cui tale massimo viene raggiunto, nonché la distanza alla quale il pennacchio ricade al suolo, sono stati confrontati con semplici formule analitiche reperibili in letteratura. Si è trovato che il ?plume rise? è descritto con sufficiente accuratezza dal modello di Meroney, mentre per la distanza di ricaduta si propone una formula empirica ottenuta per interpolazione dei dati di questo esperimento. Si è visto inoltre che nell'intervallo qui esaminato di variabilità dei parametri di emissione il valore piú opportuno da assegnare al coefficiente di ?entrainment? à β=0.4.

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17.
Summary Daily global solar-radiation sequences are studied for Italy. We show that the experimental data can be described as a first-order autoregressive stochastic process independent of locality or season: the only climatic information needed is the monthly average of the clearness index. We also show that the clearness index sequences can be transformed in sequences with normal distribution but with the same autocorrelation properties; it is then easy to construct synthetic sequences of radiation data with the same statistical properties as the real data, useful for performance prediction of solar systems.
Riassunto Si analizzano le serie temporali dei valori giornalieriK T (rapporto tra la radiazione solare globale su superficie orizzontale e la radiazione extra-atmosferica) per il territorio italiano. Si dimostra che i dati possono essere descritti con processi stocastici autoregressivi del primo ordine indipendentemente dalla località o stagione: la sola informazione necessaria è il valore medio mensile dei rapportiK T . Si dimostra inoltre che le successioni dei valoriK T possono essere trasformate in successioni con funzione di distribuzione normale e con le stesse caratteristiche statistiche di autocorrelazione dei dati originari; in tal modo è poi possibile costruire successioni di dati di radiazione, di lunghezza pari al numero di giorni in un mese e con le stesse proprietà statistiche dei dati sperimentali, utili per il calcolo delle prestazioni di sistemi solari.

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18.
Summary In this work reflectance (R) and thermoreflectance (TR) spectra in the infra-red of bulk P and B heavily doped silicon samples are reported and discussed. The values of the scattering time and of the effective mass, as well as the temperature derivative of the plasma frequency, scattering time and high-frequency dielectric constant are extracted from the data and analysed in terms of free-carrier-photon and free-carrier-impurity interaction.
Riassunto In questo lavoro sono riportati e discussi gli spettri di riflettanza (R) e termoriflettanza (TR) in infrarosso di campioni di silicio drogati pesantemente per diffusione con P e B. Dai dati sono ricavati i valori dei tempi di rilassamento e della massa effettiva, come pure la derivata in temperatura della frequenza di plasma, del tempo di rilassamento e della costante dielettrica ad alta frequenza, che sono analizzati sulla base delle interazioni fra portatori liberi e fononi e fra portatori liberi e impurezze.
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19.
Summary The radioactive cloud released during the Chernobyl accident reached the Po Plain and Lombardy in the night of April 30, 1986; the cloud remained in the northern Italian skies for a few days and then disappeared either dispersed by winds or washed by rains. The evidence in the atmosphere of radionuclides as tellurium, iodine, cesium was promply observed by the Istituto di Fisica. The intense rain, in the first week of May, washed the radioactivity and the fallout contaminated the land, soil, grass and vegetables. The present work concerns the overall contamination of the Northern Italy territory and in particular the radioactive fallout in the Alpine region. Samples of soil have been measured at the gamma-spectroscope; a linear correlation is found between the radionuclide concentration in soil samples and the rain intensity, when appropriate deposition models are considered. A number of measurements has been done on Lake Como ecosystem: sediments, plankton, fishes and the overall fallout in the lake area have been investigated.
Riassunto La nube radioattiva sprigionatasi nel corso dell'incidente al reattore nucleare di Chernobyl si è dispersa nei cieli lombardi fra la notte del 30 aprile 1986 e i primi giorni di maggio. La presenza di radioelementi nell'aria—tellurio, iodio, cesio—è stata osservata dalle numerose stazioni operanti nella pianura padana. Le piogge dei primi giorni di maggio, cadute soprattutto nelle zone prealpine, hanno trascinato al suolo consistenti quantità di radioelementi. Al fine di rilevare la correlazione fra pioggia e ricadute sono stati prelevati oltre un centinaio di campioni di terreno; i contenuti di radioelementi, e in particolare il cesio, sono misurati a mezzo di spettrometro gamma e risultano in buon accordo con i modelli di deposizione. Si rilevano particolarmente elevati i livelli di ricaduta nella zona del lago di Como e delle adiacenti vallate; un esame dei contenuti di radioelementi nell'ecosistema lacustre completa l'analisi.
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