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相似文献
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1.
In questa breve nota si dimostra una condizione necessaria che deve essere soddisfatta nei punti di un sottoinsieme denso del suo insieme di definizione da una funzione reale continua di cui sia nota la dimensione frattale del diagramma.   相似文献   

2.
Se un problema Hamiltoniano integrabile non degenere, come si può ottenere dal problema dei due corpi in coordinate rotanti, è perturbato con una funzione potenziale simmetrica rispetto ad un asse, le proprietà di simmetria delle soluzioni consentono di semplificare la ricerca, di orbite periodiche. In tal modo si ottiene un teorema di continuazione delle orbite periodiche che fornisce più informazioni di quello classico. La funzione che descrive la simmetria delle orbite è genericamente una funzione di Morse, e le biforcazioni di orbite periodiche simmetriche possono essere descritte in termini di punti singolari e di valori critici di tale funzione. II problema ristretto dei tre corpi ed il problema del satellite in un potenziale non axisimmetrico sono trattati come esempi. Le stesse biforcazioni possono anche essere descritte come singolarità degeneri della funzione generatrice della trasformazione canonica associata all'applicazione di Poincaré, cioè al trascorrere di un periodo sinodico. In tal modo le proprietà di stabilità lineare delle orbite periodiche, la segnatura dei punti singolari della funzione generatrice e l'andamento qualitativo della funzione di simmetria appaiono correlate tra loro. Ne risulta la possibilità di predire, prima di qualsiasi esperimento numerico, non solo la struttura generica delle biforcazioni delle orbite periodiche simmetriche, ma anche la stabilità di tutte le orbite periodiche coinvolte.  相似文献   

3.
Sunto In un importante lavoro [1], M. Emmer ha dimostrato l’esistenza di superfici di equilibrio capillari, definite in domini con frontiera Lipschitziana, quando la costante di Lipschitz L e l’angolo di contatto γ soddisfano la relazione L<|tg γ|. Questa condizione, che è noto essere necessaria in generale, può essere troppo restrittiva in alcuni casi particolari. In questo lavoro la condizione di Emmer è sostituita da una ? condizione di sfera interna ?, che conduce ad una larga classe di domini che non rientrano nel risultato di Emmer. L’esiestenza di una soluzione è dimostrata anche nel caso γ=0, che non può essere trattato con il metodo di Emmer.

Entrata in Redazione il 26 agosto 1975.

This work was initiated while the former author was at Universit?t Bonn and at Università di Genova, and the latter author at Université de Paris VI as a Fellow of the Deutsche Forschungsgemeinschaft.  相似文献   

4.
Sunto Si espone un algoritmo particolarmente adatto per lo studio delle leggi elementari dell’elettromagnetismo, sia allo scopo di stabilire il grado di indeterminazione da cui sono affette, sia allo scopo di determinare tutte le leggi elementari dotate di requisiti assegnati. Nel primo capitolo si esaminano le proprietà generali delle leggi elementari e si classificano. Nel secondo capitolo si studiano i tensori del secondo e del terzo ordine associati alle leggi elementari. Tali tensori sono tutti funzioni di un vettore e godono delle proprietà che al mutare della terna di riferimento le nuove componenti del tensore, espresse in funzione delle nuove componenti cartesiane del vettore, godono dell’invarianza formale. Tale proprietà si traduce in un sistema di equazioni funzionali, che vengono risolte. Si ha così che le 9 (27) componenti del tensore di secondo (risp. terzo) ordine possono essere espresse mediante una combinazione lineare di sole 3 (risp. 7) funzioni del solo modulo del vettore, che vengono chiamate “funzioni di distanza” del tensore. La ricerca delle leggi elementari dotate di proprietà assegnate dà luogo a sistemi di equazioni differenziali fra le componenti dei tensori associati alle dette leggi. Tali sistemi constano talvolta di un enorme numero di equazioni alle derivate parziali del primo o del secondo ordine. Tuttavia la sopradetta conoscenza della semplice struttura dei tensori incogniti ed un appropriato procedimento di calcolo permettono di pervenire alle soluzioni in modo relativamente semplice, rispetto alle complessità che la questione offre a prima vista. Alcuni esempi vengono illustrati. Nel terzo capitolo si risponde in modo esauriente all’antica questione relativa all’indeterminazione della prima legge elementare diLaplace. Nel quarto capitolo si determinano le espressioni generali di particolari insiemi di leggi elettrodinamiche. Ad Antonio Signorini nel suo 70mo compleanno.  相似文献   

5.
Summary In assenza di struttura moltiplicativa, la definizione di funzione monogena viene data in questo lavoro basandosi sulla considerazione di una coppia di operatori lineari (uno dei quali coincidente ad es. col differenziale) che mandano 0-forme in 1-forme. Si stabiliscono risultati sull’esistenza delle derivate successive, delle primitive e un teorema integrale di tipo Cauchy. L’equivalenza fra il problema della primitiva e il problema della derivata appare qui dipendere dalla permutabilità dei ruoli degli operatori della coppia.

Lavoro eseguito nell’ambito del Programma di Ricerca n. 9 del C.N.R.

Entrata in Redazione il 25 giugno 1970.  相似文献   

6.
Sunto Si completa una ricerca diInfeld eSchild, nella quale la legge di moto di una particella di prova, rappresentata da una singolarità, viene dedotta dalle equazioni della teoria gravitazionale einsteiniana di puro campo, e risulta una geodetica dello spazio-tempo riemanniano incurvato da altri corpi. Si dimostra precisamente che la legge della geodetica costituisce una condizione di integrabilità non soltanto necessaria, come consegue dalla ricerca precedente, ma anche sufficiente affinchè le equazioni (non tensoriali) che caratterizzano il comportamento di una particella di prova in un riferimento solidale con la particella stessa, siano integrabili in ogni istante, in un intorno della posizione istantanea della particella.  相似文献   

7.
For an isentropic fluid flow driven by a potential force ∇F, the set of the socalled rest states (zero-velocity stationary solutions) is investigated. A sufficient condition is found, in terms of the potentialF, for the problem to possess at most two distinct solutions with given mass and total energy.
Sunto Com'è noto, per un fluido isentropico viscoso, soggetto ad una forza esterna di tipo potenzialeF, solo la quiete è possibile. La struttura topologica dell’insieme di tutte le soluzioni di quiete è studiata come l’ω-limite delle traiettorie. è provato che se gli insiemi di livello superiore diF sono connessi, edF è localmente Lipschitziana, allora la soluzione (densità) è univocamente determinata dalla sua massa. Inoltre, se l’energia potenzialee è assegnata, la condizione geometrica sulle superficie di livello può essere rilassata.


The work was supported by Grant 201/98/1450 GA ČR and Grant A1019703 GA AV ČR.  相似文献   

8.
Sunto Si definiscono i morfismi indotti in una categoria involutiva regolare, fattorizzante (dotata di fattorizzazioni epi-mono ? uniche ?) e ortodossa (composizione di endomorfismi idempotenti è idempotente); si prova che in tale ambito l'ortodossia è condizione necessaria e sufficiente per la componibilità degli isomorfismi canonici (indotti dai morfismi identità). Questo lavoro e gli altri della serie saranno utilizzati per studiare le relazioni indotte tra subquozienti in una categoria esatta.

Lavoro compiuto nell'ambito dei gruppi di ricerca del C.N.R.

Entrata in Redazione il 15 Novembre 1976.  相似文献   

9.
Riassunto Si dimostra, estendendo un precedente risultato, che condizione necessaria e sufficiente perchè l'insiemeM delle funzioni computabili maggiorate da una funzione qualsiasi sia ricorsivamente enumerabile è cheM sia finito.
The following theorem, which generalizes a previous result is proved: the setM of the computable functions, bounded by any given function, is recursively enumerable if and only ifM is finite.


Lavoro effettuato nell'ambito dell'attività svolta dal gruppo di logica matematica del C.N.R.  相似文献   

10.
Sunto Sul fondamento delle nozioni (altrove introdotte dall'A.) di tangenti e corde improprie d'un insieme di punti in un punto d'accumulazione, si determinano condizioni necessarie e sufficienti per la differenziabilità o per l'iperdifferenziabilità di una funzione di più variabili in un punto d'accumulazione d'un insieme o all'interno di un dominio in cui essa sia definita. La consueta considerazione delle derivate parziali non esaurisce nè può esaurire la questione. Perciò l'A. deve anzitutto definire l'operazione di derivazione per una funzione di più variabili in modo adeguato alla natura della funzione, la quale esige che non ci si limili a studiar la derivazione rispetto alle variabili separatamente considerate.  相似文献   

11.
Riassunto Si dà una costruzione di un insieme minimale di generatori omogenei per l'ideale di una curva monomiale proiettiva e una limitazione per il grado delle equazioni che la definiscono.
Summary A construction of a minimal system of homogeneous generators for the ideal of a monomial projective curve and a degree bound for its defining equations are given.
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12.
Sunto. Si considerano gli integrali curvilinei dello spazio in forma parametrica dipendenti dagli elementi differenziali dei primi n ordini (n>3). Usufruendo di una relazione fondamentale, che ha formato oggetto di una Nota preliminare dell'A., si dimostra una condizione necessaria per la semicontinuità di tali integrali, dalla quale seguono altre condizioni necessarie per la semicontinuità e per la continuità: tali teoremi estendono al caso n>2 risultati già stabiliti dall'A. per n=2. Inoltre, mediante la relazione fondamentale citata, si perviene ad alcune estensioni di condizioni sufficienti per la semicontinuità, stabilite da altri A.A. Entrata in Redazione il 7 aprile 1976. Lavoro eseguito nell'ambito del G.N.A.F.A. del C.N.R.  相似文献   

13.
Sunto Si dimostra che ogni gruppo infinito è il cappio moltiplicativo di un anello ternario lineare di caratteristica 2. Si dà inoltre una condizione necessaria e sufficiente perchè un gruppo abeliano infinito sia il cappio moltiplicativo di un anello ternario lineare e distributivo di caratteristica 2. Lavoro eseguito nell'ambito dell'attività dei Gruppi di Ricerca Matematici del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Entrata in Redazione il 10 Febbraio 1969.  相似文献   

14.
In una nota del 1976 C. Constantinescu [2], fa osservare che per una misura μ, definita in un δ-anelloR, a valori in un gruppo topologico e non verificante la countable chain condition, i μ-atomi non sono identificati, come nel caso classico, da particolari elementi diR ma sono parti diR godenti di opportu vista è ripreso in [3] da A. B. d’Andrea e P. de Lucia per lo studio degli atomi di una funzione finitamente addittiva in un anello. Nella presente nota si fa vedere che (n. 2), dando un’opportuna definizione di insieme μ-atomico, un μ-atomo può sempre essere individuato da un elemento diR e si stabiliscono poi (n. 3) delle relazioni fra le funzioni fortemente continue e le funzioni prive di atomi. Nel n. 4, infine, sono dimostrate alcune proprietà delle funzioni a due valori.  相似文献   

15.
Sunto Si dà una dimostrazione della validità delle condizioni differenziali diSeveri per la caratterizzazione della traccia di una funzione analitica di più variabili nell'ipotesi che funzione traccia e frontiera del campo siano di classe uno, e si fornisce una rappresentazione integrale esplicita della funzione determinata dalla traccia. A Enrico Bompiani in occasione del suo Giubileo scientifico.  相似文献   

16.
Sunto È noto che ogni spazio analitico reale è localmente omeomorfo al cono su un poliedro con caratteristica di Eulero-Poincaré pari. Si dimostra che questa condizione è anche sufficiente affinchè un poliedro (compatto) di dimensione due P sia omeomorfo ad una varietà algebrica reale affine P. Segue inoltre dalla costruzione che la P ottenuta ha, in un certo senso, un insieme di singolarità algebriche minimale, compatibilmente con la topologia di P.

The authors are members of the G.N.S.A.G.A.  相似文献   

17.
Sunto Nell’Introduzione si illustra l’opportunità di fondare la teoria matematica del campo elettromagnetico sullo studio degli integrali dell’equazione rot K+mK=Φ, con m costante complessa non nulla. Una tale scelta si manifesta infatti particolarmente adatta ai problemi posti dalla tecnica delle onde elettromagnetiche. La Teoria dell’equazione omogenea rot K+mK=0 può essere sviluppata secondo due indirizzi, uno integrale e l’altro fondato sullo sviluppo del vettore K in serie di opportune funztoni. Ciò in analogia con quanto avviene nella Teoria delle funzioni analitiche di una variabile complessa. La presente memoria appartiene totalmente all’indirizzo integrale. Nella Parte Prima si deduce un’espressione integrale la quale fornisce il valore assunto dal vettore K in un punto di un dominio regolare a partire dalla conoscenza dei valori da esso assunti sul contorno. Si esaminano le proprietà della relazione integrale stabilita. Fra l’altro si deduce che quando un integrale dell’equazione rot K+mK=0 è continuo in un campo con le sue derivate parziali prime esso vi è analitico. Nella Parte Seconda si stabilisce una condizione necessaria e sufficiente affinchè esista in un dominio V di contorno S un vettore K, continuo in V, soddisfacente in V — S all’equazione rot K+mK=0 (m non reale) e riducentesi sul contorno a un vettore G assegnato. La condizione ottenuta è una relazione integrale fra i valori assunti da G sul contorno S di V. La Parte Terza è dedicata alla traduzione in equazioni integrali dei problemi posti dall’elettromagnetismo. Le equazioni integrali si riferiscono ai valori assunti dai campi elettrico e magnetico sulle superfici di separazione dei diversi mezzi, ciascuno dei quali omogeneo e isotropo, nei quali il campo elettromagnetico si estende. I teoremi stabiliti nella prima e seconda parte della memoria consentono di affermare la necessità e la sufficienza delle equazioni integrali scritte. In tutta la memoria, accanto all’equazione rot K+mK=Φ, viene pure considerato il sistema di equazioni rot K=Φ, div K=f relativo ai campi statici.  相似文献   

18.
Sunto In un'algebra booleana finita si presenta il fatto nuovo che molte delle strutture in essa costruibili a partire dai suoi elementi, sono intimamente connesse, si da essere aspetti diversi della stessa cosa. Si rileva che funzioni intere (cioè quelle che si ottengono operando su una variabile booleana con le operazioni booleane) matrici, ideali, filtri (e le formazioni più ampie che sono gli intervalli) e classi di equivalenza, mostrano appunto questo allacciamento. Inoltre, ognuna di queste formazioni dà in sostanza origine ad altre algebre booleane o a queste isomorfe, o di queste qiù ampie. Quindi, in un certo senso, il campo booleano è completo, riproducendosi in sè per quasi tutte le strutture in esso fattibili. Ma vi è di piu. Se nella formulazione del concetto di misura si abbandona l'idea del numero, quale ? misura di estensione ?, riesce possibile stabilire un concetto di ? di stanza booleana ? di due elementi booleani, la quale soddisfi alla fondamentale relazione triangolare e alla condizione di annullarsi quando e solo quando gli elementi coincidono. Potremo perciò parlare di una metrica intrinseca di un'algebra diBoole; e attraverso opportune definizioni si può estendere questa metrica anche ad aggruppamenti di tre o quattro o più elementi. Ma definita che sia questa metrica ? interna ? viene anche definita, oltre la struttura algebrica, e quella di geometria metrica, una struttura topologica interna. Ed è appunto quanto esprimiamo im questo lavoro, ricollegandoci ad altri precedenti (*) A Enrico Bompiani in occasione del suo Giubileo scientifico  相似文献   

19.
Sunto In questa nota, presi in esame un filo perfettamente flessibile e un filo imperfettamente flessibile soggetto anche a momenti esterni distribuiti e dotato di struttura, si verifica che in entrambi i casi, quando siamo in presenza di un fronte di discontinuità, il teorema delle forze vive non vale più nella sua forma classica. Si mostra inoltre che la condizione da imporre alle grandezze fisiche in esame, affinchè questo teorema abbia anche in questo caso la forma classica, è la stessa in entrambi i casi.
Summary In this paper we consider either a perfectly flexible wire and a not perfectly flexible one, the latter with a structure and also subjected to distribuited external moments. When discontinuities are present, the classical version of the work-kinetic energy theorem is not valid for both of them, but under suitable conditions on the physical objects. We show that these conditions are the same in both cases.


Lavoro eseguito nell’ambioto del 60% del M.U.R.S.T.  相似文献   

20.
Summary We discuss some properties of Caccioppoli sets, whose boundaries minimize the area with respect to all compact perturbations which increase the sets. In particular, the stability under countable intersection enables us to give a precise meaning to the concept of ?minimal hull? of a bounded set.
Riassunto Vengono studiate alcune proprietà degli insiemi di Caccioppoli, aventi frontiere di area minima rispetto a modificazioni che aumentano gli insiemi stessi. In particolare, la stabilità rispetto all'intersezione numerabile permette di definire il concetto di ?inviluppo minimale? di un dato insieme limitato.
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