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相似文献
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1.
Summary In this paper we prove that the minimum among all regular genera of the graphs representing a 3-manifold with boundaryM 3 can always be obtained by a crystallization. As a consequence, we also prove that every 3-coloured graph representing ∂M 3 is the boundary of a 4-coloured graph which representsM 3 and whose genus equals the regular genus ofM 3.
Riassunto In questo lavoro si prova che ogni 3-varietà con bordoM 3 ammette sempre una cristallizzazione di genere minimo. Come conseguenza, si ottiene che ogni grafo 3-colorato che rappresenta ∂M 3 è il bordo di un grafo 4-colorato che rappresentaM 3, il cui genere è uguale al genere regolare diM 3.


Work performed under the auspices of the G.N.S.A.G.A.-C.N.R., and within the Project ?Geometria delle varietà differenziabili?, supported by M.P.I. of Italy.  相似文献   

2.
Summary Is given in the introduction.
Sunto Si studiauo le varietà k?hleriane compatte, V, dotate di proiezioni olomorfe sopra spazi proiettivi complessi di dimensione inferiore. Si dimostra, fra l'altro, che, qualora tali proiezioni olomorfe soddisfino ad opportune condizioni di regolarità, le restrizioni di certi gruppi diDolbeault di V alle fibre (non singolari) determinate dalle proiezioni olomorfe suddette, sono iniettive. Da ciò consegue che il genere geometrico ed altri invarianti di V si annullano.


This paper was supported by the National Science Foundation, under contract NSF G-4143 with the Northwestern University. Some of the results of the present paper have been announced, without proof, inE. Vesentini,Sopra i sistemi fibrati k?hleriani compatti, ? Rend. Acc. Naz. Lincei ?, (8)24 (1958).  相似文献   

3.
Summary LetX be a smooth projective curve defined onC. The number of holomorphic maps from a fixedX to another curve, (both of genus bigger than or equal to two), is finite by the classical de Franchis theorem. In this paper we get an explicit bound for this number, depending on the genus ofX only. Our bound is better than all the previously given ones (by Howard-Sommese and Kani).
Sommario SiaX una curva liscia proiettiva definita suC. Il numero delle applicazioni olomorfe esistenti tra unaX fissata ed un'altra curva, (entrambe di genere maggiore od uguale a due), è finito in base al classico teorema di de Franchis. In questo lavoro noi otteniamo, per tale numero, un limite superiore esplicito, dipendente solo dal genere diX. La nostra stima è migliore di tutte quelle date precedentemente (da Howard-Sommese e da Kani).
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4.
Sunto In un importante lavoro [1], M. Emmer ha dimostrato l’esistenza di superfici di equilibrio capillari, definite in domini con frontiera Lipschitziana, quando la costante di Lipschitz L e l’angolo di contatto γ soddisfano la relazione L<|tg γ|. Questa condizione, che è noto essere necessaria in generale, può essere troppo restrittiva in alcuni casi particolari. In questo lavoro la condizione di Emmer è sostituita da una ? condizione di sfera interna ?, che conduce ad una larga classe di domini che non rientrano nel risultato di Emmer. L’esiestenza di una soluzione è dimostrata anche nel caso γ=0, che non può essere trattato con il metodo di Emmer.

Entrata in Redazione il 26 agosto 1975.

This work was initiated while the former author was at Universit?t Bonn and at Università di Genova, and the latter author at Université de Paris VI as a Fellow of the Deutsche Forschungsgemeinschaft.  相似文献   

5.
Riassunto In primo luogo viene giustificata la possibilità per un diametro autoconiugato di una quartica piana di essere asse di simmetria obliqua (in particolare ortogonale) e dopo aver illustrato alcune proprietà sulla simmetria, vengono dati appropriati accorgimenti onde procedere, con la ?piccola variazione?, alla costruzione effettiva delle quartiche piane (dei vari generi) dotate di tutti i possibili assi di simmetria obliqua (in particolare ortogonale), dandone anche, caso per caso, la corrispondente equazione.
Résumé D'abord on justifie la possibilité, pour les diamètres auto-conjugués, d'être aussi des axes de symmetrie oblique (en particulier orthogonale) pour les quartiques planes et après avoir illustré plusieurs propriétés sur la symmetrie, on donne quelques avisements opportuns pour procéder après à la construction effective, avec la ?petite variation? des quartiques planes (de tous les genres) douées de tous les possibles axes de symmetrie oblique (en particulier, orthogonale), en donnant aussi, chaque cas à part, l'équation correspondante.


Nota II  相似文献   

6.
Riassunto Dimostrati alcuni opportuni teoremi viene datoun metodo per la ricerca degli eventuali assi di simmetria obliqua (in particolare ortogonale) di una curva algebrica piana di ordinen, nota che sia la sua equazione cartesiana e, viceversa, con l'uso della ?piccola variazione? viene indicato un procedimento costruttivo atto a tracciare curve algebriche piane di ordinen, dotate di dati requisiti di simmetria ed un procedimento analitico per scriverne la relativa equazione.
Résumé Après avoir démontré quelques thêorèmes utiles on donneune méthode pour la recherche des éventuels axes de symétrie oblique (en particulier de symétrie orthogonale) pour une courbe algébrique plane d'ordren, si l'on conna?t son équation carthésienne. Vice versa, à l'aide de la ?petite variation?, on donne quelques avisements opportuns pour procéder ensuite à la construction effective des courbes algébriques planes d'ordren, douées de certaines qualités de symétrie et un procédé analytique pour écrire l'équation relative.


Nota III  相似文献   

7.
Résumé Le résultat principal de cette Note est le Th. III.6 qui donne un procédé général pour exhiber des points singuliers de HilbP 3, situés sur une composante irréductible, génériquement lisse du schéma de Hilbert. Ces points singuliers représentent des courbes lisses, irréductibles deP 3. On étudie, plus en détail, le schéma de Hilbert des courbes lisses, irréductibles de dégré 18 et genre 39.
Riassunto Il risultato principale di questa Nota è il Teorema III.6 che dà un procedimento generale per esibire punti singolari di HilbP 3, situati sopra una componente irriducibile, genericamente liscia dello schema di Hilbert. Questi punti singolari rappresentano delle curve liscie, irriducibili di ordine 18 e genere 39.


Pendant la préparation de ce travail le premier auteur était ?professore visitatore del CNR? à l'Istituto Matematico, Università di Ferrara.  相似文献   

8.
Riassunto Si studiano curve aritmeticamente Buchsbaum nello spazio proiettivoP 3, tali che l’ordine minimo di una superficie che le contiene è 3 o 4. Per tali curve si determinano l’ordine, il genere aritmetico, il carattere numerico connesso, il modulo di Hartshorne-Rao e la curva legata di ordine minimo. Nel caso di curve situate su superfici cubiche lisce si determinano anche i multigradi corrispondenti.
Summary In this paper we study arithmetically Buchsbaum curves in the projective spaceP 3, such that the minimal degree of a surface containing them is 3 or 4. For such curves we determine the degree, the aritmethic genus, the connected numerical character, the Hartshorne-Rao module, and the linked curves having minimal degree. For curves lying on smooth cubic surfaces ofP 3 we determine also the associated multidegrees.


Lavoro eseguito sotto gli auspici del G.N.S.A.G.A. del C.N.R.  相似文献   

9.
Summary The object of this note is to obtain by the method of operational Calculus a relation connecting the second solution of Tchebycheff's equation of the second kind and Bessel function. Some other allied relations have also been given.
Riassunto Lo scopo di questa nota è di ottenere col metodo del calcolo operazionale, una relazione fra la seconda soluzione dell'equazione di Tschebicheff di secondo genere, e la funzione di Bessell. Viene data inoltre qualche altra relazione.
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10.
Sunto Si descrivono le componenti del luogo delle curve con automorfismi non banali all'interno dello spazio dei moduli delle curve algebriche di genere maggiore o uguale a tre. Si descrivono poi le componenti del luogo singolare dello spazio dei moduli delle curve di genere maggiore o uguale a due.

Durante questa ricerca l'autore ha usufruito di un finanziamento del Ministero della Pubblica Istruzione.

An erratum to this article is available at .  相似文献   

11.
Sunto In questo lavoro vengono dimostrati, con un metodo basato sui funzionali analitici, il teorema di Holmgren e varie sue estensioni. Il punto essenziale è che nelle dimostrazioni sono usate soltanto transformazioni lineari. Così è messo in luce che la variabile ? tempo ? ha un ruolo completamente diverso dal ruolo delle variabili ? spaziali ? per l'unicità del problema lineare di Cauchy. Viene anche studiato il problema globale di Cauchy in un semispazio.

Entrato in Redazione il 1° aprile 1971.  相似文献   

12.
Riassunto La prima parte di questo lavoro è stata pubblicata sul Vol. XVII, N. 9 di questa rivista. In essa si è compiuta un'analisi delle trattazioni dell'indipendenza nella teoria delle probabilità, analisi che ha consentito di individuare tre approcci fondamentali al problema della definizione dell'indipendenza. Ciascuno dei suddetti approcci è stato ampiamente analizzato sia nelle sue trattazioni intuitive sia, quando ciò si verifichi, nelle sue trattazioni formalizzate. Questo articolo consta della seconda, terza e quarta parte del lavoro. Nella seconda parte si espongono intuitivamente le idee di fondo relative alla nozione di ?prova? che si intende introdurre tra i concetti primitivi della teoria delle probabilità. La terza parte è dedicata all'analisi, operata sempre a livello intuitivo, di una nuova definizione d'indipendenza non coinvolgente la nozione di ?probabilità?, definizione che diviene formulabile grazie alla nozione di ?prova?. La quarta parte è infine dedicata alla formalizzazione degli argomenti trattati nella seconda e nella terza parte.
Summary The first part of this work has been published on Vol. XVII, N. 9 of this review. In the first part we have analysed the well-know developments of indipendence in the theory of probability and we have pointed out the existence of three principal points of view. Each of these points of view has been extensively analysed in its intuitive development and in its formalised development, when there exists one. This paper includes the second, third and fourth part of the work. In the second part we analyse intuitively the main ideas about the concept of ?trial? that we intend to introduce among the primitive concepts of the theory of probability. In the third part we analyse intuitively a new definition of indipendence not involving the notion of ?probability? based on the concept of ?trial?. Finally the fourth part is devoted to the formalization of matters treated in the second and in the third part.


Lavoro eseguito con contributo del CNR, nell'ambito del gruppo nazionale per le strutture algebriche e geometriche e le loro applicazioni (sezione VII).  相似文献   

13.
Sunto L'articolo ?Cohesive categories and manifolds? [G2] mostra che le structture ottenibili per incollamento di ?spazi elementari?, come le varietà, i fibrati, le varietà fogliettate, possono essere definite da ?atlanti di incollamento?, e, formalmente, come categorie arricchite su opportune categorie ordinate. Qui sicorregge un errore nella dimostrazione di un teorema.

Entrata in Redazione il 10 agosto 2000.  相似文献   

14.
Summary We consider a vibrating string fixed at the ends for which the position is known at two different times. This corrisponds to a classical not well posed problem, theDirichlet problem for the wave equation, which we reconsider here in order to determine under what conditions it is possible to obtain useful information about the physical phenomenon. This problem is related to a functional equation from which the principal results can be deduced.
Sunto Si riesamina un classico esempio di problema ? non ben posto ?, il problema diDirichlet corrispondente al modello fisico di una corda vibrante, fissa agli estremi e assumente posizioni note in due diversi istanti. Lo studio relativo all'esistenza ed unicità della soluzione è ricondotto a quello di una equazione funzionale ed è strettamente connesso a questioni di teoria dei numeri. Si esamina poi la dipendenza della soluzione dai dati e si discute il problema dal punto di vista delle sue applicazioni.


This research was supported in part by the United States Air Force under contract No. AF 49 (638) 228 monitored by the Office of Scientific Research, Air Research and Development Command.  相似文献   

15.
Sunto. In questo lavoro dimostreremo la regolarità Lp, L e h?lderiana delle soluzioni di una classe di equazioni differenziali non lineari di tipo ellittico soggette a condizioni di frontiera di tipo misto e unilaterale

Thèse presentée à la Faculté des Sciences de Paris le 2 juin 1971.

Boursier de le ? Instituto de Alta Cultura ? (Portugal).

Entrata in Redazione il 28 giugno 1971.  相似文献   

16.
Sunto Si definiscono i morfismi indotti in una categoria involutiva regolare, fattorizzante (dotata di fattorizzazioni epi-mono ? uniche ?) e ortodossa (composizione di endomorfismi idempotenti è idempotente); si prova che in tale ambito l'ortodossia è condizione necessaria e sufficiente per la componibilità degli isomorfismi canonici (indotti dai morfismi identità). Questo lavoro e gli altri della serie saranno utilizzati per studiare le relazioni indotte tra subquozienti in una categoria esatta.

Lavoro compiuto nell'ambito dei gruppi di ricerca del C.N.R.

Entrata in Redazione il 15 Novembre 1976.  相似文献   

17.
Summary We show that an integral domainS is a Kronecker function ring if and only ifS is integrally closed, its field of quotients isF(Y), whereF is a field such that the quotient field ofS∩F is exactlyF, Y is transcendental overF and every valuation overringW ofS coincides with the trivial extension ofW∩F. Furthermore, we classify all the Kronecker function rings, subrings ofK(X), for several important types of fieldsK.
Riassunto Si dimostra che un dominioS è un anello di funzioni di Kronecker (in una variabile) se e soltanto seS è integralmente chiuso, il suo campo dei quozienti è della formaF(Y), doveY è trascendente suF, il campo dei quozienti diS∩F èF, e ogni sopraanello di volutazioneW diS coincide con l'estensione banale diW∩F. Inoltre, vengono classificati tutti i sottoanelli di funzioni di Kronecker diK(X), per vari importanti casi del campoK.


This work is partially supported by a NATO Collaborative Research Grant.

Supported in part by Università di Roma ?La Sapienza? and a Faculty Development Grant from the University of Tennessee.

Supported in part by Università di Roma ?La Sapienza? and University of Tennessee.

Work done under the auspices of G.N.S.A.G.A. of the Consiglio Nazionale delle Ricerche.  相似文献   

18.
The purpose of this paper is to describe the normal singular surfces of degree 8 (linearly normal and not contained in any hyperplane) embedded inP n .n≥4. A list of all normal singular projective surfaces with sectional genus 5 is also given. Unfortunately, in both cases there are some open cases left.
Sunto Lo scopo di questo lavoro è di descrivere le superfici singolari normali di grado 8 (linearmente normali e non contenute in alcun iperpiano), immerse inP n ,n≥4. Viene presentata anche la classificazione di tutte le superfici singolari normali di genere sezionale 5. Sfortunatamente, in entrambe le situazioni ci sono casi rimasti aperti.
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19.
Riassunto In questa nota si studia il funzionale (1.1) dimostrando l’esistenza di minimi ?locali? in una opportuna classe di insiemi soggetti ad un vincolo di volume, almeno nel caso in cui Ω è abbastanza ?piccolo?. Le tecniche usate per ottenere i risultati di esistenza portano implicitamente alla regolarità degli insiemi minimizzanti.
Summary In this note we study the functional (1.1), proving existence of ?local? minima in a suitable class of sets subject to a volume constraint, at least when Ω is sufficientyl ?small?. Techniques employed to obtain existence results lead implicitly to the regularity of minimizing sets.


Ringrazio il Prof.E. De Giorgi per gli utili consigli durante lo svolgimento del lavoro.  相似文献   

20.
Riassunto è introdotta una classe di anelli ?pseudoeuclidei?. Ogni anello della classe è noetheriano e la classe è chiusa rispetto ai principali procedimenti elementari noti, che fanno passare da anelli noetheriani ad anelli neotheriani.
Summary A class of ?pseudoeuclidean? rings is introduced. Every ring in the class is noetherian and ifA is in the class, thenA[x] andA[[x]] are in the class. IfA is an unitary integral domain in the class, then every algebraic monic extension ofA is in the class.


Lavoro eseguito nell'ambito del Gruppo per le strutture algebriche e geometriche del C.N.R., anno 1971.  相似文献   

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