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相似文献
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1.
Sunto L'impostazione energetica del problema dell'instabilità dell'equilibrio porta ad un problema variazionale: di determinare cicè una funzione η (configurazione) che renda minimo un rapportoK (carico critico). Tale problema conduce a sua volta ad un'equazione differenziale del 2o ordine difficilmente risolubile nei casi pratici. Oppure si può ricorrere a due metodi approssimati: il metodo diRitz e il metodo delle successive approssimazioni. Questi metodi, che pure comportano notevoli difficoltà se condotti per via analitica, trovano un'efficace applicazione se le configurazioni η vengono rappresentate numericamente, nel modo illustrato nel testo. L'errore inerente alla rappresentazione numerica, per sua natura discontinua (divisione della struttura in intervalli finiti) viene pressochè eliminato con l'introduzione di un termine correttivo. Nel corso della Nota viene anche illustrata la seconda espressione del carico critico nel caso di aste compresse in sommità, e viene dimostrato perchè tale espressione porti a risultati più approssimati.  相似文献   

2.
Riassunto In questo lavoro viene studiato l'insieme dei moltiplicatori diH 1,2(Ω) con Ω aperto diR n. Nella prima parte vengono analizzate alcune proprietà di struttura dello spazio dei moltiplicatori, nella seconda viene data una caratterizzazione degli elementi di tale spazio.
Summary In this paper we study the space of multipliers ofH 1,2(Ω). We give first some general properties of such space, then we give a characterization of its elements.


Lavoro eseguito nell'ambito dell'attività dei Gruppi di Ricerca del C.N.R. nell'anno 1970.

L'autore è borsista del C.N.R., contratto No. 115.3059.05177.  相似文献   

3.
Letf: X → Y be a dominant map between real algebraic varieties of the same dimension. The object of this paper is the study of the map which sends every pointy ∈ Y to the number of real points inf −1 (y). We give a sufficient condition ony to ensure that the above map is locally constant iny. Moreover, we consider the subset ofY where this map is no more locally constant and we give the principal properties of this set.
Sunto Siaf: X → Y un morfismo dominante tra varietà algebriche reali della stessa dimensione. In questo articolo si studia la mappa che associa ad ogni puntoy ∈ Y il numero di punti reali inf −1 (y); in particolare si dà una condizione sufficiente suy affinchè tale mappa sia costante in un suo intorno. Inoltre, si considera il sottoinsieme diY in cui tale mappa non è più localmente costante e si danno le principali proprietà di tale insieme.


The work was written while both the authors were members of the G.N.S.A.G.A. of the Consiglio Nazionale delle Ricerche.  相似文献   

4.
Summary We show that an integral domainS is a Kronecker function ring if and only ifS is integrally closed, its field of quotients isF(Y), whereF is a field such that the quotient field ofS∩F is exactlyF, Y is transcendental overF and every valuation overringW ofS coincides with the trivial extension ofW∩F. Furthermore, we classify all the Kronecker function rings, subrings ofK(X), for several important types of fieldsK.
Riassunto Si dimostra che un dominioS è un anello di funzioni di Kronecker (in una variabile) se e soltanto seS è integralmente chiuso, il suo campo dei quozienti è della formaF(Y), doveY è trascendente suF, il campo dei quozienti diS∩F èF, e ogni sopraanello di volutazioneW diS coincide con l'estensione banale diW∩F. Inoltre, vengono classificati tutti i sottoanelli di funzioni di Kronecker diK(X), per vari importanti casi del campoK.


This work is partially supported by a NATO Collaborative Research Grant.

Supported in part by Università di Roma ?La Sapienza? and a Faculty Development Grant from the University of Tennessee.

Supported in part by Università di Roma ?La Sapienza? and University of Tennessee.

Work done under the auspices of G.N.S.A.G.A. of the Consiglio Nazionale delle Ricerche.  相似文献   

5.
Riassunto Si studia il sistema dei piani per un punto diA di una superficie Σ. nello spazio affine ordinario, che segano Σ secondo curve aventi inA parabola iperosculatrice. Si determina poi il numero dei piani secanti Σ secondo curve che hanno inA, con la propria parabola osculatrice, contatto d’ordine superiore a 4.
Resume On étudie le système des plans passant par un pointA d’une surface Σ. dans l’éspace affine ordinaire. qui coupent Σ selon des courbes ayant enA une parabole hyperosculatrice. On trouve ensuite le nombre des plans qui coupent Σ selon des courbes qui ont enA un contact d’ordre supérieur à 4 avec leur parabole osculatrice.


Lavoro eseguito nell’ambito del Gruppo di ricerca N. 26 del Comitato nazionale per la matematica del C.N.R. (1963–64).  相似文献   

6.
Summary LetK be a non algebraically closed field andV an affine subvariety ofK n. It is know that theoremsA, B are false in this case. The purpose of this paper is to study some properties of coherent sheaves and of algebraic vector bundles onV in the spirit of the famous article F.A.C. of J. P. Serre.
Riassunto SiaK un corpo non algebricamente chiuso eV una varietà affine diK n. è noto che i teoremiA, B non valgono in questo caso. Scopo di questo lavoro è studiare alcune proprietà dei fasci coerenti edei fibrati vettoriali algebrici suV nello spirito del famoso articolo diJ. P. Serre: F.A.C.
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7.
Sommario Si propone per l’entropia di ordine α un sistema semplificato di assiomi, basato sull’assunzione di una definizione modificata dell’entropia condizionata. Il sistema tende in maniera continua al sistema classico per l’entropia diShannon.
Résumé On propose pour l’entropie α un système simplifié d’axiomes, en s’appuyant sur une définition modifiée de l’entropie liée. Ce système tend d’une fa?on continue au système deShannon lorsque α→1.


Lavoro eseguito per il C.N.R.—Gruppo di Ricerca n. 7. L’autore è grato al Prof.B. Forte per i suoi preziosi suggerimenti.  相似文献   

8.
Riassunto In questo lavoro si generalizza la dualità di Poincaré a spazi topologici localmente omeomorfi con insiemi analitici realin-dimensionali con singolarità isolate; tali spazi non sono in generale orientabili, nè sono muniti di una struttura analitica globale. Rispetto ad un analogo risultato diL. Kaup ([6]), il nostro Teorema 2 si dimostra a prescindere dall'esistenza di normalizzazioni topologiche (nel senso di [6]).
Summary In this paper we generalize Poincaré duality to topological spaces locally homeomorphic with real analyticn-dimensional sets with isolated singularities; these spaces are in general neither orientable nor globally analytic. Compared with a similar result ofL. Kaup ([6]), our Theorem 2 is proved without supposing the existence of a topological normalization (in the sense of [6]).


Lavoro eseguito come borsista del C.N.R. nell'ambito del G.N.S.A.G.A.  相似文献   

9.
Sunto Ad una successione (complessa) |sn| associamo la successione trasformata |tn| mediante una matrice di sommazione regolare C; sono noti teoremi merceriani (per es.G. H. Hardy, E. R. Love) che dalla relazione sn — qtn → (1 — q)l deducono sn → l, sotto la condizione che il moltiplicatore q sia interno a determinati campi In questa NOta si considera C regolare non negativa e, mediante l'introduzione di un' opportuna ? funzione di aderenza di un insieme in un altro ? e l'applicazione del classico teorema del ? nocciolo ? diK. Knopp, si determinano campi più ampi di quello circolare stabilito daE. R. Love; si estende il risultato anche a matrici C regolari più generali mediante teoremi più recenti diR. P. Agnew eA. Robinson; inoltre si perfeziona il classico teorema diJ. Mercer-G. H. Hardy.
Summary Let |tn| be trasformed, by a regular summation matrix C, of a (complex) sequence |sn|. Mercerian theorems (e. g. G. H. Hardy, E. R. Love theorems) deduce sn → l from sn — qtn → (1 — q)l if q lies in a suitable domain. This paper is concerned with regular non-negative C. A suitable ? adherence-function of a set into another ? is introduced and theKnopp's ? Core theorem ? leads to wider domains thanE. R. Love circle. The result is extended to more general regular matrices C by means ofR. P. Agnew andA. Robinson theorems. The classicalJ. Mercer-G. H. Hardy theorem is also improved.


A Giovanni Sansone nel suo 70mo compleanno.

Il presente lavoro è stato oggetto di una comunicazione al VI Congresso Nazionale della Unione Matematica Italiana (Napoli, 11–16 settembre 1959).  相似文献   

10.
Riassunto In questo lavoro studiamo quelleA-algebreB, chiamate algebre di Hilbert, in cui è vera una generalizzazione del teorema degli zeri di Hilbert. In particolare studiamo alcune proprietà che implicano cheB sia un'algebra di Hilbert e proviamo il passaggio di queste proprietà rispetto a certi cambiamenti di base. Infine studiamo alcuni anelli di frazioni dell'anello dei polinomi sopra un corpo algebricamente chiusoK ed in un insieme di indeterminate di cardinalità non inferiore a quella diK.
Summary In this paper we study thoseA-algebrasB, named Hilbert algebras, in which a generalization of Hilbert's Nullstellensatz is verified. Particularly we look at some properties implying thatB is an Hilbert algebra and we prove the passage of this property with respect to certain base change. At last we study some rings of fractions of the polynomial ring generated over an algebrically closed fieldK by a set of indeterminates with cardinality greater or equal then the cardinality ofK.


Lavoro eseguito nell'ambito dei gruppi di ricerca del C.N.R.  相似文献   

11.
A short proof is given to Dixmier's sixth problem from [9] for the first Weyl algebra which askswhether a polynomial of a generic element of the first Weyl algebra is a generic element. Anaffirmative answer to this question was given by A. Joseph [14]. In the paper we give an answer to a similar question but for an arbitrary element of the first Weyl algebra. This result is used then to clarify structure of maximal commutative subalgebras in the first Weyl algebraA 1: for a given maximal commutative subalgebra C of the Weyl algebra A1 (almost) all non-scalar elements of it have the sametype, more precisely, have one of the following types: (i) strongly nilpotent, (ii) weakly nilpotent, (iii) generic, (iv) generic except for a subset, K *a+K of elements of strongly semi-simple type where a∈C is an element of strongly semi-simple type and K*=K/{0}, (v) generic except for a subset, K*a+K of elements of weakly semi-simple type where a∈C is an element of weakly semi-simple type.
Sunto Si fornisce una dimostrazione breve al sesto problema di Dixmier enunciato in [9] per la prima algebra di Weyl che chiedese un polinomio di un elemento generico della prima algebra di Weyl è un elemento generico. Una rispostaaffermativa a questo problema à stata data da A. Joseph in [14]. In questo articolo formiamo una risposta ad un quesito simile ma per un elemento arbitrario della prima algebra di Weyl. Questo risultato è usato quindi per chiarire la struttura delle sottoalgebre commutative massimali della prima algebra di WeylA 1: per una data sottoalgebra commutativa massimale C dell'algebra di Weyl A1 (quasi) tutti i suoi elementi non scalari hanno lo stessotipo; più precisamente, hanno uno dei seguenti tipi: (i) fortemente nilpotente, (ii) debolmente nilpotente, (iii) generico, (iv) generico eccetto che per un sottoinsieme K *a+K di elementi di tipo fortemente semisemplice, dove a∈C è un elemento di tipo debolmente semisemplice.
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12.
Sia dato uno spazio topologicoE con azione di un monoide topologicoH e siaE→B una funzione continue che, su ogni apertoU di una partizione dell'unità diB, sia, a meno di omotopia, la proiezioneU×H→U (ovvero una fibrazione numerabile). Un classico risultato di A. Dold e R. Lashof (1959) permette di costruire, a partire daE→B, una funzione continuaE →B, conE debolmente contraibile e munito di azione diH: laH-fibrazione universale associata daH. Tale funzione, in generale, non è purtroppo numerabile e quindi non si presta alla classificazione delleH-fibrazioni numerabili. Successivamente (1971), M. Fuchs ha trovato un modo di modificare la costruzione di Dold-Lashof per recuperare la numerabilità. La costruzione di Dold-Lashof-Fuchs è, da allora, uno dei principali strumenti nella teoria degli spazi classificanti di monoidi topologici, anche se vi è un uso di topologie alquanto complesse e quindi poco maneggevoli. In questo lavoro ci proponiamo di mostrare come, lavorando nella categoria conveniente deik-spazi, sia possibile descrivere la costruzione di Dold-Lashof-Fuchs in modo estremamente semplificato ed adattarla anche alla classificazione delleF-fibrazioni numerabili.
Conferenza tenuta da R. Piccinini il 15 maggio 1995  相似文献   

13.
Summary Given a knotKS 3, it is known a standard method for constructing a 4-coloured graph representing the closed orientable 3-manifoldM=M(K, d, ω) which is thed-fold covering space ofS 3 branched overK and associated to the transitived-representation ω of the knot group. In this paper we obtain a presentation of the fundamental group ofM, directly from the Wirtinger presentation of the knot group and from the transitived-representation ω.
Riassunto Dato un nodoKS 3, è noto un metodo standard per costruire un grafo 4-colorato rappresentante la 3-varietà chiusa ed orientabileM=M(K, d, ω) che è lo spazio di rivestimento diS 3 ramificato suK ed associato allad-rappresentazione transitiva ω del gruppo del nodo. In questo articolo si ottiene una presentazione del gruppo fondamentale diM, direttamente dalla presentazione di Wirtinger del gruppo del nodo e dallad-rappresentazione transitiva ω.


Work performed under the auspicies of the G.N.S.A.G.A. of the C.N.R. (National Research Council of Italy) and financially supported by M.P.I. (project ?Geometria delle Varietà differenziabili?).  相似文献   

14.
Sunto La genetica mendeliana, depurata da fatti aleatori e da eventuali catene diMarkoff, è riproducibile — come schema matematico — da algebre non associative. Vi è tuttavia, fra queste, un caso eccezionale, trattato più estesamente in questa memoria. Interpretando poi le strutture successive di una collettività mendeliana come vettori, questi soddisfano ad un'equazione vettoriale del tipoRiccati. A Giovanni Sansone nel suo 70mo compleanno.  相似文献   

15.
Riassunto In questo lavoro viene data una nuova dimostrazione del fatto che il luogo di Gorenstein di un anello di Cohen-MacaulayA che sia immagine omomorfa di un anello di Gorenstein è aperto. La presente dimostrazione permette di dare esplicitamente l'ideale a ⊂A la cui varietà è il luogo non di Gorenstein diA. Si studia inoltre il comportamento del luogo di Gorenstein rispetto a certi omomorfismi di anelli.
Summary In this paper we give a new proof of the fact that the Gorenstein locus of a Cohen-Macaulay ringA which is homomorphic image of a Gorenstein ring is open, this describing explicitly the ideal a⊂A whose variety gives the non-Gorenstein locus ofA. Also, we study the Gorenstein locus behaviour with respect to certain ring homormorphisms.


Lavoro eseguito nell'ambito dei gruppi di ricerca del C.N.R.  相似文献   

16.
Sunto Il problema diCauchy per le equazioni a derivate parziali di tipo ellittico è riesaminato in questa Memoria principalmente dal punto di vista delle sue possibili applicazioni fisiche. Vi è data una analisi critica di alcuni classici concetti e impostazioni della Fisica matematica e si considerano tali problemi diCauchy anche con l'introduzione di una ulteriore condizione sulla soluzione, una sua limitazione a priori nella regione considerata. In particolare si prova che le soluzioni positive dei problemi diCauchy relativi alla equazione diLaplace dipendono con continuità dai dati diCauchy.
Summary TheCauchy problem for ellittic partial differential equations is studied in this paper mainly from the point of view of its physical applications. We discuss some classical conceptions of Applied Mathematics and we consider theseCauchy problems also with the introduction of another condition: an ? a priori ? bound of the solutions. In particular we prove that the positive solutions ofCauchy problems for theLaplace equation depend continuously on the data


Lavoro eseguito nell'Institute for Fluid Dynamics and Applied Mathematics della Università del Maryland e nell'Istituto Nazionale per le Applicazioni del Calcolo.  相似文献   

17.
Summary LetAA′ be a regular morphism between two noetherian rings. Then for everyA-algebra of finite typeB, everyA-morphism fromB toA′ can be factorised through aB-algebra of finite typeB′ which is standard (smooth) overA and which is ?as smooth as possible? overB (i.e. except above the singular locus ofB overA). This result is a positive answer to one conjecture due to M. Artin.
Riassunto SiaAA′ un omomorfismo regolare di anelli noetheriani. Si dimostra che per ogniA-algebraB di tipo finito, ogniA-omomorfismoB→A′ si può fattorizzare mediante unaB-algebraB′ di tipo finito che è liscia suA ed è ?la più liscia posibile? suB (più precisamente liscia suB meno il luogo singolare diB suA). Questo risultato è una risposta affermativa a una congettura di M. Artin.
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18.
    
Sunto In questa Memoria, proseguendo le sue ricerche sulla teoria delle corrispondenze, l' A. stabilisce alcune proprietà delle corrispondenze permutabili appartenenti ad una curva algebricaC. Partendo poi da alcune ipotesi di permutabilità sul gruppoG delle corrispondenze diC, studia la struttura di tale gruppo, in relazione ai numeri base delle corrispondenze simmetriche ed emisimmetriche, e quella del gruppo Γ costituito dalle schiere di trasformazioni birazionali in sè della varietà diJacobi V inerente aC. Gli enunciati dei principali risultati di questa ricerca furono comunicati all'Accademia dei Lincei nel giugno 1927. Vedasi:C. Rosati,Sulle corrispondenze permutabili appartenenti ad una curva algebrica, e sulle varietà di Jacobi a gruppo di moltiplicabilità abeliano, (? Rendiconti della R. Accademia dei Lincei ?, vol. V, serie 6a, giugno 1927).  相似文献   

19.
Résumé étant donnés une variétéM, un ensemble compactN enM, des entiersr, n avec 1≤rn, un espace euclidienE àn dimensions, uner-variétéA enE et une transformation continuef: N→E−A, alors c'est un problème bien connu s'il existe une extensionf′ def satisfaisantf′(M)∈E−A. Ce problème est discuté.
Riassunto SianoM una varietà,N un insieme compatto inM, 1≤rn degli interi,E uno spazio euclideo adn dimensioni,A unar-varietà inE edf:N→E−A una trasformazione continua. Allora è trattato il problema ben noto dell'esistenza di una estensionef′ dif conf′ (M)E−A.
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20.
Riassunto Allo scopo di studiare alcuni problemi di algebra universale in una categoriaK, si definiscono, relativamente ad un oggetto diK, alcuni concetti di solito riferiti ad un insieme, quali quello di relazione binaria (in particolare di equivalenza), composizione di corrispondenze, nucleo di un morfismo.
Summary In order to study some problems of Universal Algebra in a categoryK, some set theoretic concepts are generalized to objects ofK.


Lavoro eseguito nell'ambito dell'attività dei Gruppi di Ricerca Matematici del C.N.R. (programma n. 8), nell'anno 1969.  相似文献   

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