共查询到20条相似文献,搜索用时 156 毫秒
1.
Giuseppe Vitali 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1882,11(1):155-179
Sunto Si fa l'analisi delle proiettività nello spazio hilbertiano riducendole a soli tre tipi aventi espressione analitica molto
semplice.
Fra i lavori cui, con singolare fervore, attendeva il compiantoGiuseppe Vitali nell'ultimo periodo della Sua laboriosa esistenza, una Memoria, dal titolo:Sulla proiettività dello spazio hilbertiano, era da Lui destinata agli ? Annali di Matematica ?. Per quanto la redazione non fosse stata da Lui interamente compiuta,
pure manoscritti da Lui lasciati, e sopra tutto gli appunti di un corso di conferenze che Egli aveva tenuto presso l'Istituto
matematico della R. Università di Bologna nell'anno 1930–31, redatti dalla Sua scolara Sig.na
Emma Senigaglia e da Lui riveduti, hanno permesso a questa di darle la presente forma. La introduzione, premessa alla Memoria, era stata
integralmente scritta dal compianto Maestro. Pubblicando questo lavoro postumo, la Redazione degli ? Annali ? intende di appagare
un desiderio di uno Scienziato cui la matematica italiana deve un largo tributo di riconoscenza, e, nel tempo stesso, di rendere
un doveroso omaggio alla di Lui memoria. 相似文献
2.
Sommario Si prosegue da un punto di vista generale una ricerca di G. Grioli sulla elasticità asimmetrica con deformazioni finite (e
con momenti interni di contatto). Tra l'altro si fanno osservazioni sull'energia libera e su un certo parametro τ in connessione
con le equazioni costitutive e col problema della loro determinazione sperimentale.
Si caratterizza pure il conformarsi dei materiali considerati al principio di isotropia fisica dello spazio. Si confrontano
le relazioni trovate con altre differenziali già note, delle quali si determina l'integrale generale. Tra l'altro si dà una
caratterizzazione di tipo energetico della simmetria degli sforzi derivanti da un potenziale elastico. 相似文献
3.
Alberto Facchini 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1989,155(1):389-399
Sunto Se A è un modulo divisibile su un dominio d'integrità R e Q è il campo delle frazioni di R, sia RA Q il massimo sopraanello di R tale che A possa essere dotato della struttura di RA-modulo. La struttura di RA riflette quella di A. Se A è un modulo divisibile semplice di torsione, cioè è divisibile di torsione e non ha sottomoduli divisibili propri non nulli, RA è analiticamente irriducibile. Se C e D sono due moduli divisibili semplici, diciamo C equivalente a D se RC=RD. Se d-Space (R) è un insieme di rappresentanti delle classi di equivalenza degli R-moduli divisibili semplici, d-Space (R) puó essere dotato di una struttura di spazio di Hausdorff zero-dimensionale; lo spazio topologico d-Space (R) (da noi chiamato lo spazio di divisibilità di R) contiene un sottospazio chiuso omeomorfo alla superficie di Riemann astratta di R dotata della patch topology.
Lavoro eseguito con il contribute del Ministero délia Pubblica Istruzione 相似文献
Lavoro eseguito con il contribute del Ministero délia Pubblica Istruzione 相似文献
4.
Demore Quilghini 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1959,48(1):281-303
Sunto Si studia, da un punto di vista generale, l'equilibrio relativo di una massa fluida gravitante isolata nello spazio e in rotazione
stazionaria rigida intorno ad un asse e si determinano, in queste ipotesi, le condizioni alle quali devono soddisfare la velocita
di rotazione ω, la pressione p e la densità ρ. Si fanno infine alcune applicazioni dei risultati ottenuti e si ritrovano,
come casi particolari, alcuni classici risultati noti.
A Giovanni Sansone nel suo 70mo compleanno 相似文献
5.
David E. Dobbs Richard Fedder Marco Fontana 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1987,148(1):101-115
Sunto La superficie astratta di Riemann di un dominio R, introdotta da Zariski, è uno spazio topologico X(R) il cui insieme sostegno consiste di tutti i sovranelli di valutazione di R. L'applicazione canonica suriettiva fR: X(R) Spec(R), V centro di V su R, è un'applicazione chiusa, dunque Spec(R) è uno spazio-quoziente di X(R). Il teorema principale di questo lavoro è il seguente: X(R) è uno spazio spettrale, nel senso di M. Hochster, e fR è un'applicazione spettrale. Inoltre, facendo uso della cosiddetta topologia costruttibile, viene dimostrato che se R è integralmente chiuso e Spec(R) è uno spazio noetheriano allora fR è un'applicazione aperta se e soltanto se R è un going-down dominio.
Supported in part by the University of Tennessee Faculty Development Grant, by Dipartimento di Matematica dell'Università di Roma «La Sapienza» and by a NATO Collaborative research Grant N. 35/85.
Supported in part by a grant from the Research Council of the Graduate School of the University of Missouri, Columbia.
Work done under the auspices of GNSAGA of the Consiglio Nazionale delle Ricerche, partially supported by a NATO Grant N. 35/85. 相似文献
Supported in part by the University of Tennessee Faculty Development Grant, by Dipartimento di Matematica dell'Università di Roma «La Sapienza» and by a NATO Collaborative research Grant N. 35/85.
Supported in part by a grant from the Research Council of the Graduate School of the University of Missouri, Columbia.
Work done under the auspices of GNSAGA of the Consiglio Nazionale delle Ricerche, partially supported by a NATO Grant N. 35/85. 相似文献
6.
Massimo Furi Mario Martelli Alfonso Vignoli 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1970,86(1):181-187
Sommario Per una famiglia { | λ ∈ ⁁} di funzionali reali definiti in uno spazio metricoX e dipendenti da un parametro λ ∈ ⁁, dove ⁁ è uno spazio topologico, si pone il problema di come si comporta, al variare di
λ, l'insieme dei punti di minimo di Iλ. Lo studio di tale problema è l'oggetto del presente lavoro e il risultato principale è dato dal Teorema1.
Entrata in Redazione il 3 marzo 1970. 相似文献
Entrata in Redazione il 3 marzo 1970. 相似文献
7.
O. Bottema 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1961,53(1):209-215
Sunto Generalizzando una nozione introdotto da Signorini l'autore associa ad ogni piano dello spazio a quattro dimensioni in cui
sia dato un iperellissoide E un antipolo rispetto a E e ricerca la congruenza C di piani aventi un dato antipolo. Il risultato
è:il luogo dei punti pei quali passa un solo piano di Cè una superficie rigata F4
secondo una generatrice. Le considerazioni possono essere estese allo spazio a n dimensioni e danno, se n=3, un risultato dedotto da Bompiani.
A Enrico Bompiani in occasione del suo Giubileo scientifico 相似文献
8.
Ernest P. Lane 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1882,11(1):363-364
Ringrazio il collega dell'Università di Chicago di avermi permesso di pubblicare qui un breve sunto della commemorazione da
lui scritta; e sono dolente che lo spazio concessomi non me ne abbia permesso la pubblicazione integrale.Guido Fubini 相似文献
9.
E. Bompiani 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1945,24(1):257-282
Sunto Analisi critica e ricostruzione per via puramente geometrica delle nozioni di spazio affine osculatore, di spazio affine integrale,
di coordinate normali in una varietà a connessione affine. Determinazione di una connessione (a curvatura e torsione nulla)
determinata da un punto della varietà e dalla connessione assegnata; conseguente costruzione geometrica deitensori normali e delleestensioni olonome diVeblen eThomas e di quelle anolonome diBortolotti. 相似文献
10.
Riassunto Viene proposto un algoritmo che, nelle routine di tracciamento automatico di grafici, opera la scelta della scala (lineare)
più conveniente secondo criteri di opportunità non molto dissimili da quelli adottati da Giammo e Dixon-Kronmal. Sostanzialmente
si ottiene una migliore utilizzazione dello spazio disponibile con la sola rinuncia al principio per cui l'origine dell'asse
debba avere un valore multiplo del fattore di scala.
Summary This paper provides an efficient computational procedure for providing scales for use in automatic plotting data. The ?reasonable? scale definition used is similar to that of Giammo and of Dixon-Kronmal, but space available for plotting is better utilized.相似文献
11.
Giacomo Saban 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1962,60(1):111-133
Sunto Associate, in maniera metricamente intrinseca, ad una curva sghemba (X) in En due superficie rigate ℛ eC, di cui l'una sviluppabile e l'altra un cono, passanti ambedue per (X) ed aventi un raccordo in corrispondenza ad un punto
X0 generico su questa curva, vengono esaminati gli ordini di contatto delle due curve (r) e (c) segate su queste due superficie
da un iperpiano π. L'ordine del contatto stesso risulta indipendente sia dalla scelta di (X) che da quella di X0.
A Enrico Bompiani in occasione del suo Giubileo scientifico. 相似文献
12.
Antonio Cassa 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1977,112(1):1-12
Sunto Usando i metodi dell’analisi complessa sviluppati da Stollzemberg in [5] è possibile dimostrare che lo spazio Z+
d(W) dei cicli analitici positivi di dimensione d di una varietà complessa W è un sottoinsieme metrizzabile e completo dello
spazio delle correnti D2d(W) i cui sottoinsiemi compatti sono i sottoinsiemi chiusi e limitati in massa ed in cui, di conseguenza, le successioni convergenti
sono le successioni convergenti in massa in aperti di opportune basi di W.
Entrata in Redazione il 20 maggio 1975. 相似文献
Entrata in Redazione il 20 maggio 1975. 相似文献
13.
Francesco Severi 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1897,25(1):1-41
Sunto L'A. si occupa d'un problema considerato da un secolo a questa parte da molti geometri, senza che tuttavia si fosse pervenuti
finora alla soluzione, all'infuori dei particolari valori m=2, 3, 4 dell' ordine. Si tratta del massimo numeŕo di punti doppi
conici che può acquistare una superficie d'ordine m dello spazio ordinario, senza acquistare una linea doppia. Occorrono per
la ricerca i mezzi più elevati della geometria algebrica e la preparazione di molte interessanti proprietà accessorie delle
varietà, per le quali poi si dà un cenno d'estensione del teorema trovato.
Entrata in redazione il 12 giugno 1946. 相似文献
14.
Approximation of set valued functions and fixed point theorems 总被引:6,自引:0,他引:6
Arrigo Cellina 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1969,82(1):17-24
Sommario Il risultato fondamentale della Nota è il seguente: siaΓ una multiapplicazione semicontinua superiormente da uno spazio metrico compatto S ad uno spazio normato Y, tale cheΓ(x) è convesso. Allora per ogniɛ>0 esiste una applicazione continua f: :S → Y tale che d*(F, G)<ɛ, ove F e G sono i grafici di f eΓ e d*(F, G)=sup {d(y, G), y ∈ F}.
Come corollari di questo teorema vengono dimostrati il teorema di punto fisso di Kakutani in uno spazio di Banach ed una sua
generalizzazione, che non richiede la compattezza diΓ(x). Viene poi presentato un teorema di punto fisso con condizioni di convessità più deboli di quello di Kakutani.
Entrata in Redazione il 14 gennaio 1969.
This work was performed while the author held the position of Faculty Research Assistant at the University of Maryland and was partially supported by the National Science Foundation under Grant GP-7846. 相似文献
Entrata in Redazione il 14 gennaio 1969.
This work was performed while the author held the position of Faculty Research Assistant at the University of Maryland and was partially supported by the National Science Foundation under Grant GP-7846. 相似文献
15.
Dionisio Gallarati 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1955,38(1):225-251
Sunto Si studiano alcune questioni generali relative al contatto d'ordine assegnato di due ipersuperficie algebriche F e G dello
spazio Sr lungo una varietà & (r−2)-dimensionale, ottenendo fra l'altro una semplice condizione necessaria e sufficiente affinchè &, contata q volte, esaurisca
l'intersezione di F e G. In secondo luogo si considera il caso di due superficie algebriche immerse in una V
3
algebrica ed aventi un contatto semplice lungo una curva priva di punti multipli; ed in particolare, qualora V
3
sia lo spazio ordinario, si prova che certe condizioni segnalate daB. Segre come condizioni necessarie affinchè una data superficie F possa essere tangente ad un'altra superficie lungo un' assegnata
curva & (non singolare), sono anche sufficienti se l'ordine di F è inferiore a5. Infine si dà l'effettiva costruzione delle superficie circoscritte ad una superficie F d'ordine m=2, 3, 4, e si mostra come i metodi impiegati possano essere utilizzati anche quando si abbandoni l'ipotesi m<5. 相似文献
16.
Alberto Tognoli 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1967,75(1):143-218
Sunto In questo lavoro si prova che ogni spazio analitico reale coerente X, (con eventuali elementi nilpotenti), ammette un complessificato
ed inoltre X ha in
un sistema fondamentale di intorni che sono spazi di Stein.
Da questo risultato segue la validità dei teoremi A e B per gli spazi analitici reali coerenti.
Sia Vm una varietà complessa di dimensione m, σ : Vm → Vm un’antiinvoluzione, il il luogo dei punti fissi di σ è vuoto, oppure è una sottovarietà analitica reale di dimensione m.
Da questo fatto e dal primo risultato si deducono dei teoremi di immersione degli spazi analitici reali in Rn. Si prova infine che per ogni spazio analitico reale coerente (senza elementi nilpotenti) esiste una decomposizione in componenti
irriducibili globali ed una normalizzazione.
Lavoro eseguito nel Gruppo di ricerca n. 35 del Comitato Nazionale per la Matematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche
per l’anno 1965–66. 相似文献
17.
Viene introdotto il concetto di stato puro in uno spazio ordinato localmente convesso e di Hausdorff, ed è dimostrato un teorema di estensione per tali funzionali. Tale teorema implica tra l'altro che, seB è una sottoalgebra di un'algebra reale di BanachA, ordinata da un cono avente parte interna non vuota, ogni ideale algebrico convesso massimale diB può essere esteso ad un ideale dello stesso tipo diA. 相似文献
18.
S. Pincherle 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1935,14(1):343-348
Sunto Nello spazio lineare, ad infinite dimensioni, avente per base le potenze intere di una variabile si considera un gruppo di
operatori, semplici omografie di questo spazio, e se ne studiano le principali proprietà. 相似文献
19.
Giovanni Zin 《Annali di Matematica Pura ed Applicata》1963,62(1):351-383
Sunto Si estende dapprima allo spazio euclideo a quattro dimensioni e poi allo spazio-tempo pseudoeuclideo la particolare classe
di funzioni tensoriali di un vettore che, in una memoria precedente dello stesso autore, era stata considerata limitatamente
allo spazio euclideo tridimensionale. Tali tensori godono della proprietà che al mutare del sistema di riferimento le espressioni
analitiche delle nuove componenti del tensore, scritte rispetto alle nuove componenti del vettore, conservano l'invarianza
formale. L'analisi di tali funzioni tensoriali mette in evidenza che le espressioni analitiche delle loro componenti risultano
indeterminate a meno di un piccolo numero di funzioni del solo modulo del vettore, chiamate funzioni di distanza (f. d. d.).
Dall' attuale analisi risulta che il numero delle f. d. d. atte ad individuare un tensore dello stesso ordine diminuisce con
l aumentare del numero delle dimensioni dello spazio. Così per il tenore del 20 ordine si hanno tre funzioni di distanza nell' S3 e due nell' S4. Per il tensore del 30 ordine si hanno 7 f. d. d. nell' S3 e 5 nell' S4. Il tensore ql, m, n emisimmetrico negli indici l ed n è individuato nello spazio-tempo da una sola f. d. d.
Nell' ultima parte della memoria si cerca un' interpretazione dell' elettromagnetismo di Maxwell-Lorentz mediante le dette
funzioni tensoriali nello spazio-tempo. Si compone il detto tensore emisimmetríco ql, m, n con il tetraelemento di linea oraria percorsa da una carica puntiforme in moto e si integra lungo la linea oraria. Il detto
tensore ql, m, n è funzione, appartenente alla classe in considerazione, del tetrasegmento che unisce il punto-evento in cui si trova la carica
con il punto-evento in cui si vuole calcolare il campo elettromagnetico da essa generato. Scegliendo opportunamente l' unica
f. d. d. che individua ql, m, n è possibile ottenere il tensore elettromagnetico generato dalla carica.
Si riesce così ad isolare l' aspetto geometrico dell' elettromagnetismo di Maxwell-Lorentz dall'aspetto analitico, che consiste
nella particolare f. d. d. del tensore elettromagnetico ql, m, n. 相似文献
20.
Andrei Baran 《Annali dell'Universita di Ferrara》1984,30(1):125-147
Summary We introduce, on the hyperext spaces associated to complexes of sheaves with coherent cohomology on an analytic space, a natural
topology that extends the natural topology defined by Verdier on the hypercohomology (cf. [13]). For a holomorphically convex
space we prove that this topology is separated, which generalizes a result of Ramis [10].
Riassunto Si introduce, sugli spazi iperext associati ai complessi di fasci a coomologia coerente su uno spazio analitico, una topologia naturale che estende la topologia naturale definita da Verdier sull'ipercoomologia (cf. [13]). Per uno spazio olomorficamente convesso si dimostra che questa topologia è separata e generalizza un risultato di Ramis [10].相似文献