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1.
Riassunto Identificati, in modo opportuno, gli spazi vettoriali Qn ed R4n, si esaminano varie proprietà che intercorrono tra la metrica hermitiana di Qn e la metrica euclidea di R4n. Si definisce poi, per ogni sottospazio Et di E 4n (t =1, 2, 3, 4) una nozione di deviazione caratteristica assoluta che estende l'analoga nozione nota nel caso di cn. Si riescono così a caratterizzare i sottospazi Et pseudocaratteristici (cioè contenuti in un E4 che si identifica ad una retta di Qn), ed i sottospazi Et a prodotto hermitiano reale. Lavoro eseguito nell'ambito dell'attività dei Gruppi di Ricerca del Comitato per la Matematica del C. N. R. per l'anno accademico 1964–65.  相似文献   

2.
Sunto In questo lavoro si prova che ogni spazio analitico reale coerente X, (con eventuali elementi nilpotenti), ammette un complessificato ed inoltre X ha in un sistema fondamentale di intorni che sono spazi di Stein. Da questo risultato segue la validità dei teoremi A e B per gli spazi analitici reali coerenti. Sia Vm una varietà complessa di dimensione m, σ : Vm → Vm un’antiinvoluzione, il il luogo dei punti fissi di σ è vuoto, oppure è una sottovarietà analitica reale di dimensione m. Da questo fatto e dal primo risultato si deducono dei teoremi di immersione degli spazi analitici reali in Rn. Si prova infine che per ogni spazio analitico reale coerente (senza elementi nilpotenti) esiste una decomposizione in componenti irriducibili globali ed una normalizzazione. Lavoro eseguito nel Gruppo di ricerca n. 35 del Comitato Nazionale per la Matematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche per l’anno 1965–66.  相似文献   

3.
Riassunto Si considera l'algebra ℚ degli ordinari quaternioni e si valutano i prodotti simmetrizzato e alternato di elementi di ℚ. Uno tra i risultati è che il prodotto alternato di quattro o più quaternioni è zero. Preso poi in esame uno spazio vettoriale destro n su ℚ ne conseguono varie identità per le potenze esterne delle forme definite su n: in particolare, sono nulle le potenze superiori alla terza di tutte le forme a grado dispari. Si considerano infine una varietà ℳ4n a struttura quaternionale generalizzata e lo spazio vettoriale V4n tangente ad ℳ4n in un suo punto. Si trova una relazione tra la deviazione caratteristica di un qualsiasi V4 ⊂ V4n e il valore assunto dalla 4-forma reale Ω su un 4-vettore di V4.
Summary Let ℚ the algebra of quaternions over the real number field; is an hermitian n-dimensional vector space over ℚ. We establish that the alternated product of four, five, ..., quaternions vanish. Consequently exterior powers Atθp of every form θp over vanish if t≥4 and p is odd. Further results are obtained for t=2, 3 and if p is even. Finally, we consider a generalized quaternion manifold ℳ4n; let V4n the tangent vector space in O ∈ ℳ4n. Relations are obtained among the characteristic deviation of every V4⊂V4n and the value which the real 4-form Ω assumes upon a 4-vector over V4.


A BeniaminoSegre nel suo 70mo compleanno

Lavoro eseguito con contributo del C.N.R. nell'ambito del Gruppo Nazionale per le Strutture Algebriche e Geometriche e loro Applicazioni.

Entrata in Redazione il 26 febbraio 1973.  相似文献   

4.
Riassunto Si considera il primo problema al contorno per l’equazione parabolica (E−∂/∂t) u=f condati al contorno nulli e si dimostra che se f appartiene allo spazio funzionaleL 2, θ(ω, δ) allora la soluzione u del problema anzidetto ha le derivate DiDj e ∂/∂t nello stesso spazio funzionale. Si ottengono così, in particolare, rísultati di regolarità del tipo di Schauder nelle classi holderiane e, come conseguenza, risultati e maggiorazioni negli spazi Lp per le derivate DiDju e ∂/∂t. Questa ricerca è stata parzialmente finanziata da ? the United States Air Force ? col contratto AF EOAR grant 65–42 attraverso ? the European office of Aerospaces Research ?.  相似文献   

5.
Sunto In questo lavoro si considerano i coni aperti, convessi, omogenei, autoaggiunti ed irriducibili, V, di uno spazio vettoriale reale di dimensione finita. Si dimostra che il gruppo delle isometrie di V, su se stesso, rispetto alla metrica riemanniana canonica data dalla funzione caratteristica di V, è il prodotto diretto del gruppo degli automorfismi lineari di V col gruppo {Identità, }, ove è l'involuzione di V sul suo cono duale. Si prova, quindi, che ogni isometria di V, su se stesso, è la restrizione a V di un automorfismo olomorfo del dominio tubolare associato a V.  相似文献   

6.
Sunto Si estende dapprima allo spazio euclideo a quattro dimensioni e poi allo spazio-tempo pseudoeuclideo la particolare classe di funzioni tensoriali di un vettore che, in una memoria precedente dello stesso autore, era stata considerata limitatamente allo spazio euclideo tridimensionale. Tali tensori godono della proprietà che al mutare del sistema di riferimento le espressioni analitiche delle nuove componenti del tensore, scritte rispetto alle nuove componenti del vettore, conservano l'invarianza formale. L'analisi di tali funzioni tensoriali mette in evidenza che le espressioni analitiche delle loro componenti risultano indeterminate a meno di un piccolo numero di funzioni del solo modulo del vettore, chiamate funzioni di distanza (f. d. d.). Dall' attuale analisi risulta che il numero delle f. d. d. atte ad individuare un tensore dello stesso ordine diminuisce con l aumentare del numero delle dimensioni dello spazio. Così per il tenore del 20 ordine si hanno tre funzioni di distanza nell' S3 e due nell' S4. Per il tensore del 30 ordine si hanno 7 f. d. d. nell' S3 e 5 nell' S4. Il tensore ql, m, n emisimmetrico negli indici l ed n è individuato nello spazio-tempo da una sola f. d. d. Nell' ultima parte della memoria si cerca un' interpretazione dell' elettromagnetismo di Maxwell-Lorentz mediante le dette funzioni tensoriali nello spazio-tempo. Si compone il detto tensore emisimmetríco ql, m, n con il tetraelemento di linea oraria percorsa da una carica puntiforme in moto e si integra lungo la linea oraria. Il detto tensore ql, m, n è funzione, appartenente alla classe in considerazione, del tetrasegmento che unisce il punto-evento in cui si trova la carica con il punto-evento in cui si vuole calcolare il campo elettromagnetico da essa generato. Scegliendo opportunamente l' unica f. d. d. che individua ql, m, n è possibile ottenere il tensore elettromagnetico generato dalla carica. Si riesce così ad isolare l' aspetto geometrico dell' elettromagnetismo di Maxwell-Lorentz dall'aspetto analitico, che consiste nella particolare f. d. d. del tensore elettromagnetico ql, m, n.  相似文献   

7.
Sunto Si stabiliscono alcuni complementi sulle omografie vettoriali e in particolare sulle omografie assiali; si applicano i risultati ottenuti per sviluppare il Calcolo plurivettoriale in modo assoluto, cioè senza l'uso dell'ordinario Calcolo tensoriale. Come conseguenza, si estende allo spazioS n, conn > 3, l'operatore ∧ (prodotto vettoriale) ed il concetto di vettore di una omografia, finora considerati soltanto nello spazio ordinario. Così si sviluppa una teoria vettoriale che con altre ad essa riattaccantesi si presta utilmente per le indagini geometriche e fisico-matematiche negli spazi a più dimensioni. Infine, come esempio illustrativo, si è fatta una applicazione meccanica, stabilendo i fondamenti della Cinematica dei sistemi rigidi negli spaziS n, ottenendosi rapidamente una discussione più esauriente di quelle già note.  相似文献   

8.
Riassunto Si definisce e si studia una nozione di distanza nello spazio proiettivo q aternionaleT n Q , la quale si riduce nell'infinitesimo alla meirica riemanniana del modello metrico reale diT n Q assegnato daMartinelli, e subordina le nozioni di distanza diCayley-Klein e diFubini-Study negli spazi proiettivi reale e complessoT n R ,T n C subordinati aT n Q . A M. Enrico Bompiani nel suo giubileo scientifico Lavoro eseguito nell'ambito del Gruppo di ricerca n. 37 del C. N. R.  相似文献   

9.
Sunto Si studia, in ipotesi del tutto generali, la struttura quasi prodotto definita su una varietà differenziabile Vn da due campi di proiettori complessi φ S R φ′ S R , legati dalla relazioneφ+φ′=Id, e si caratterizzano le connessioni vincolate alla struttura come quelle rispetto alle quali sono identicamente nulli i differenziali assoluti dei proiettori. In particolare si definisce, tra tutte le connessioni vincolate, una connessione canonicamente associata a una connessioni complessa preventivamente assegnata su Vn. Si mostra infine come il tensore caratterestico regolare della struttura H S R ≡φ′ S R −φ S R individui, nello spazio tangente complessificato, una trasformazione involutoria che ha i caratteri di una simmetria rispetto a uno dei due sottospazi localmente legati alla struttura. Lavoro eseguito nell'ambito dell'attività del Gruppo di ricerca matematica No 1 del C. N. R.  相似文献   

10.
Sunto L’A. indica come il metodo diLighthill per la costruzione di flussi transonici attorno ad ostacoli cilindrici in corrente uniforme all’infinito subsonica si possa applicare quando si faccia uso dell’equazione diTomotika eTamada per definire il flusso; questo metodo è molto utile quando è prescritta la forma dell’ostacolo, e quando la prora di questo è qualsiasi e la poppa non é a cuspide, casi in cui il procedimento ordinariamente seguito cade in difetto. Viene prima ottenuta una nuova espressione di un integrale particolare dell’ equazione diTomotika eTamada, e sono studiate le proprietà che l’integrale stesso presenta: fra l’altro è mostrato come questo possa esprimersi per mezzo di una serie assolutamente convergente comoda per le applicazioni numeriche, perchè ogni termine di essa contiene solo funzioni di cui esistono estese tabelle. Per questa ragione i risultati che qui si ottengono conservano il vantaggio della maggiore semplicità rispetto a quelli deducibili considerando come equazione del flusso quella diChaplygin. è mostrata infine l’applicazione del procedimento esposto alla deduzione del campo transonico attorno ad un ostacolo ? quasi circolare ?. Ad Antonio Signorini nel suo 70mo compleanno.  相似文献   

11.
Sunto In uno spazio numericoX n si considera una coppia di calotte superficiali o tridimensionali det 3o ordine tangenti nel loro centro comune e dopo avere esteso ad essa la nozione di giacitura principale, in relazione ai possibili valori della dimensione k di questa si studiano le proprietà topologiche della coppia di calotte. Ci si limita ad esaminare i casi in cui k assume il valore minimo, mentre si studia in modo completo il caso di due calotte superficiali del 3o ordine aventi in comune una calotta di 2o ordine. Alcuni risultati vengono estesi al caso di due calotte d'ordine s aventi in comune una calotta d'ordine s-2. Vengono fatte infine applicazioni nell'ipotesi che le calotte in esame siano immerse in uno spazio proiettivo A Enrico Bompiani in occasione del suo Giubileo Scientifico  相似文献   

12.
Riassunto Si considera un'equazione ellittica non variazionale aaDau=f a coefficienti continui in un apertogW di ℝn e si dimostrano certe proprietà locali delle soluzioni forti dell'equazione medesima nell'ipotesi che f appartenga allo spazio di Morrey L 2(Ω) o allo spazio di John-Nirenberg ℰ(Ω). Analoga indagine è svolta supponendoΩ=ℝ + n e supponendo che u verifichi sull'iperpiano xn=0 condizioni di Dirichlet omogenee. Ricerca svolta nell'ambito dei Contratti di Ricerca del Comitato per la Matematica del C.N.R. Entrata in Redazione il 17 febbraio 1970.  相似文献   

13.
Sunto Tramite la nozione di insieme irriducibile di semidistanze, si dà la definizione di struttura uniforme associata ad un filtro su E×E. Si riconosce, in tal guisa, che uno spazio topologico è uniformizzabile se e solo se la topologia è compatibile con la struttura uniforme associata al filtro degli intorni della diagonale. Entrata in Redazione il 4 marzo 1970. Lavoro eseguito nell’ambito dei Contratti di ricerca del Comitato Nazionale per la Matematica del C.N.R. per il 1969–70.  相似文献   

14.
Summary Lets be the lowest degree of a surface containing a maximal rank curveY. We want to compare the dimension of the space of the surfaces of degrees containingY with the dimension of the space of the surfaces of degrees+1. We apply the bound that we find for getting a bound for the third Chern class of a rank-two reflexive sheaf onP k 3 with seminatural cohomology, thus answering to a conjecture proposed byR. Hartshorne.
Riassunto Sias il più basso grado di una superficie contenente una curva di rango massimoY. Si vuole confrontare la dimensione dello spazio delle superfici di grados contenentiY con la dimensione dello spazio delle superfici di grados+1. Applichiamo la limitazione trovata per ottenere una limitazione per la terza classe di Chern di un fascio riflessivo di rango 2 suP k 3 con coomologia seminaturale, rispondendo così ad una congettura posta daR. Hartshorne.

Résumé Soits le plus petit degré d’une surface contenante une curveY de rang maximum. Nous comparons la dimension de l’espace des surfaces de degrés contenantesY avec la dimension de l’espace des surfaces de degrés+1. Nous appliquons la borne trouvée pour obtenir une borne pour la troisième classe de Chern d’un faisceau réflexif de rang deux surP k 3 à cohomologie seminaturelle. Ceci répond à une conjecture posée parR. Hartshorne.
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15.
We provide sufficient conditions for the connectedness of the Hartshorne-Rao module of integral subcanonical curves and of the first cohomology module for rank two vector bundles on projective space.
Sunto Si danno condizioni sufficienti per la connessità del modulo di Hartshorne-Rao di una curva integra sottocanonica e del primo modulo di coomologia di un fibrato vettoriale di rango due sullo spazio proiettivo.
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16.
Sommario Si introduce il concetto di certezza di una variabile casuale. Si dimostra poi sulla base di questa nozione che è possibile dedurre da un principio di minimo la legge di distribuzione diMaxwell-Boltzmann per l’energia senza imporre con ciò alla distribuzione dei punti rappresentativi nello spazio delle fasi di essere di tipo boltzmanniano.
Résumé On a introduit la notion de certitude d’une variable aléatorie. On montre que sur la base de cette notion on peut déduire avec un principe de minimum la distribution deMaxwell-Boltzmann pour l’énergie sans que la distribution sur l’espace des phases soit du type deBoltzmann.


Lavoro eseguito per la realizzazione del programma di ricerca del Gruppo n. 7 del C.N.R.  相似文献   

17.
In questo lavoro si caratterizzano la compattezza sequenziale relativa e la precompattezza sequenziale (a volte detta «conditional compactness») rispetto alla topologia della convergenza puntuale per insiemi di masse aventi condominio separabile. Inoltre usando un teorema di Simons del tipo «〈x′, x n〉→〈x′, x〉, per certix′, implica chex n converge adx debolmente» si ottiene una relazione tra la convergenza puntuale (rispetto alla topologia debole dello spazio dei valori) e la convergenza debole per masse a codominio totalmente limitato. Questi due risultati conducono, generalizzando risultati di Graves/Ruess e Lewis, ad un criterio per la debole compattezza sequenziale relativa e per la debole precompattezza sequenziale di insiemi di masse aventi codominio separabile e totalmente limitato. L’assunzione sugli spazi (localmente convessi) dei valori dipende solo dalla dualità 〈E, E′〉; p.es. E può essere munito sia della topologia debole sia della topologia forte di spazio di Fréchet.  相似文献   

18.
Sunto Si stabilisce la condizione necessaria e sufficiente per l’equivalenza ad una costante della media empirica di una qualunque funzione misurabile, in un processo discreto Lavoro eseguito per la realizzazione del programma del gruppo no 9 del C. N. R. (1961–62).  相似文献   

19.
Sunto Si parte dalla interpretazione geometrica del moto di un sistema olonomo a vincoli fissi, come moto di un punto in una varietà riemanniana ad n dimensioni: lo spazio delle configurazioni. Si passa poi ad un sistema olonomo a vincoli mobili, distinguendo, per l’interpretazione geometrica, il caso in cui il punto rappresentativo si muove in una varietà riemanniana ad n+ 1 dimensioni, dal caso in cui esso rimane in una varietà ad n dimensioni. Si stabilisce un confronto di entrambi i casi con quello dei vincoli fissi. Ad Antonio Signorini nel suo 70mo compleanno.  相似文献   

20.
Sunto In questo lavoro l'autore estende la nozione di simmetria al caso di una varietà reale C dotata di una connessione proiettiva normale, introducendo la classe degli spazi proiettivamente simmetrici. L'autore prova che ogni spazio proiettivamente simmetrico p-iperbolico è proiettivamente equivalente ad uno spazio Riemanniano simmetrico di Einstein con curvatura negativa. Infine l'autore prova che una varietà Riemanniana completa n-dimensionale (n>/2) localmente affinemente simmetrica, proiettivamente simmetrica in senso proprio e proiettivamente omogenea è proiettivamente equivalente alla sfera Sn oppure allo spazio proiettivo realeRP n.  相似文献   

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